Il messaggio del presidente Bombino in occasione della “giornata mondiale della Terra”

La Giornata Mondiale della Terra 2014, celebrata in un clima di assoluta condivisione rispetto a principi e tematiche prioritarie per la salvaguardia ambientale del nostro Pianeta, è occasione per ribadire alcuni validi concetti che dal particolare si fondono con il generale. L’ analisi della recente storia del nostro Paese e, più in generale, dell’Europa e del Mondo, ci insegna che la mancanza di unità non è che una delle ultime ragioni del profondo disagio in cui versa oggi la nostra società; le iniziative per una più intima compenetrazione e un più intenso scambio di motivi ideali rappresentano una opportunità per ritrovare un centro, a un tempo ordinatore e motore, che può risolvere il travaglio umano. Ecco che l’unità delle direttive umane, è il risultato di una sintesi che si pone quale “genio” determinato a elaborare, in un tipo originale, motivi generali di pensiero per offrirli in una proiezione nuova che abbia come prioritario obiettivo la conservazione della natura. E non può che rintracciarsi in Aspromonte, questo “genio”, in quel centro del Mediterraneo dove le intelligenze, stratificandosi, seppero accomodarsi all’Unità del Diritto e all’Unità del Sapere.Giuseppe Bombino

Se metteremo sempre l’Aspromonte nei nostri ragionamenti, ogni nostra azione troverà il proprio sentimento gravitazionale.Se continueremo a parlare la più elementare lingua della storia e della nostra cultura aspromontana, allora sperimenteremo che, tutelando la biodiversità e attingendo agli elementi fondamentali del nostro pensiero, ricorrendo alla storia dei nostri popoli che nelle superiori manifestazioni della loro socievolezza e della loro dignità civile continuarono a riconoscere la propria comunione esclusivamente nella eredità di una miscela etnica, potremo trovare il segno di una identità aspromontana che non sia soltanto una aggregazione amministrativa di Comuni.E’ proprio questo il tempo del massimo impegno, pel quale sono certo che non mancheranno la testimonianza e l’opera di tutti, per mezzo di cui si eleverà con onore la dignità dei territori che quotidianamente amministriamo.

Una fusione naturale di una visione che trasforma il particolare (l’Aspromonte), nel generale (il nostro Pianeta): solo riscoprendo l’unità di ragionamento ed una prospettiva condivisa per uno sviluppo sostenibile potremmo riappropriarci delle nostre differenti identità valorizzandole in un percorso complessivo”.

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