Lo Stato non tratta con i violenti

Ministro_AlfanoNon si placano le polemiche relative ai fatti accaduti in relazione alla finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. La vicenda che ha visto degenerare gli scontri tra tifoserie in sparatoria durante la quale sono state ferite  tre persone è destinata a lasciare il segno nel calcio italiano. Il logico sgomento che fa riflettere sull’uso addirittura di una pistola per una rivalità calcistica degenerata, è il caso di tale Daniele De Santis che ha aperto il fuoco ferendo gravemente il trentenne di Scampia Ciro Esposito, lascia il posto alle discussioni e alla disinformazione che ha generato confusione nel momento in cui il capitano della squadra Napoletana è andato a parlare con il capo ultrà dei partenopei per informarlo circa le condizioni di salute del supporter ferito. La discussione è nata in quanto il inizialmente si era creduto ad una specie di trattativa tra le forze dell’ordine e tale “Genny ‘a carogna” per far svolgere la gara, accordi poi smentiti sia dal Questore di Roma, Massimo Mazza, che dal Ministro degli Interni Angelino Alfano. Quest’ultimo  ha colto l’occasione per annunciare un giro di vite serrato nei confronti di chi si rende colpevole di violenza da stadio, pare si prospetti la soluzione del daspo a  vita. Poco edificanti e mortificanti  le immagini  tv che ritraggono l’ultrà napoletano con la maglia che inneggia alla liberazione  dell’ultrà catanese che uccise l’ispettore Raciti. Sarebbe stato gravissimo se le forze dell’ordine fossero scese a patti con il capo ultrà napoletano. Un primo gesto di distensione è arrivato dalla madre del ragazzo ferito che ha parlato di perdono nei confronti dell’aggressore.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.