Quando la disperazione di un aspirante Vigile del Fuoco prevale sulla voglia di vivere

stemma vigili del fuoco a luttoGiorni fa ha deciso di togliersi la vita un corsista del 73° corso aa.vv.pp, di 34 anni originario di Olbia, ha deciso di stroncare la sua breve esistenza, impiccandosi in uno dei locali della Scuola centrale anti-incendio di Capannelle dei VV.F sita in Roma. Il corpo è stato ritrovato ancora in vita ma ormai vana la corsa in ospedale, il collega che ha ritrovato il corpo, ha dovuto rassegnarsi alla crudele realtà. Tocca a me riconoscere, in queste poche righe, il fatto che ormai questi avvenimenti sono al’ ordine del giorno e che nessuno si meraviglia più della disperazione che avvolge imperterrita la nostra Italia, che nessuno prende in considerazione questi atti di estrema dimostrazione di impotenza, che ormai accompagna una miriade di giovani. Subiamo sempre gli avvenimenti, senza poter concretamente fare qualcosa per risollevare le sorti di noi giovani, che un giorno saremo gli unici rappresentanti e testimoni di un sistema marcio che porta spesso e volentieri ad atti di sacrificio, purtroppo inutili, che non lasciano il benché minimo segno nelle coscienze, di chi queste azioni potrebbe evitarle, che non lanciano alcun segnale per la grande desensibilizzazione che inonda la società civile. La speranza però resta l’ultima a morire, e per l’ appunto si spera che a questi tristi sacrifici venga attribuita la dovuta importanza; siamo tutti molto vicini alla famiglia di questo ragazzo e non possiamo fare altro che abbassare la testa e fare in modo che queste azioni, vengano messe più in risalto ed evitarne ulteriori, perché una vita spezzata, vale più di mille vite vissute da chi la vita non l’ apprezza, e la vive solamente perché esiste.

Il Coordinatore Regionale dei Precari USB VVF

Silipo Giancarlo

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