80.000 sportivi con Papa Francesco: “Scuola, Sport e Lavoro per prevenire il malessere giovanile”

Cicciù (CSI): “Un’Associazione capace di emozionarsi è una realtà che sogna ad occhi aperti”

« Scuola, Sport, Lavoro ». Tre parole per prevenire le dipendenze e il malessere dei giovani: Papa Francesco non usa mezzi termini ed ad una Piazza San Pietro gremita di sportivi si rivolge in modo diretto. È la festa del CSI, per il suo settantesimo compleanno, e a Roma sono arrivati in 80.000 da tutte le regioni di Italia « per fare gioco di squadra » come il Santo Padre nel suo discorso ripete più volte ai presenti. All’ombra del Cupolone, dalla mattina, lungo Via della Conciliazione, è stato allestito un villaggio dello Sport all’aperto; c’è chi arriva in bicicletta dal nord, chi in treno dalla Sicilia: insomma tutti pronti a fare grandi sacrifici, sotto il cocente sole di Roma, pur di farsi abbracciare dal Papa della Semplicità. Durante il pomeriggio diverse le esibizioni e le testimonianze di grandi uomini dello Sport assieme a tanti giovani del CSI: da Igor Cassina e Vanessa Ferrari a Giovanni Trapattoni; da Bruno Pizzul e la Nazionale Italiana Amputati a Dino Meneghin ed Antonio Rossi. Tutti “figli” dell’Oratorio e del Centro Sportivo Italiano. 80.000 “cuori sportivi”, lo “Stadio” San Pietro ricolmo di un tripudio di colori e di esperienze, di occhi giovani anelanti parole di speranza. Un’esperienza unica che ha suggellato 70 anni di storie, di sfide, di sconfitte e di vittorie: 70 anni di CSI. « Siamo orgogliosi di far parte di un’Associazione capace di emozionare; – afferma Paolo Cicciù, presidente provinciale e consigliere nazionale del Centro Sportivo Italiano – siamo ricaricati da un grande Bene quello che Papa Francesco ci ha trasmesso da essere pronti a rituffarci in nuove avventure per contagiare altri di questa positività. Credo che il CSI si distingua proprio per questo: abbiamo una storia, abbiamo un’appartenenza e ce la teniamo stretta seppure spesso questa pare limitarci. Il Santo Padre ha detto che non può esistere Parrocchia senza gruppo sportivo: vogliamo giocarci questa partita, sentiamo che l’aria sta cambiando e tanti attori sociali stanno finalmente riscoprendo l’importanza dello Sport nella crescita dei nostri ragazzi; vogliamo e possiamo fare di più ». Oltre mille i calabresi del CSI, 700 solo da Reggio Calabria: una goccia nell’oceano di Piazza San Pietro che però sono stati fondamentali uno ad uno, come lo Sport insegna. Nei 150 del team dei volontari, 15 erano i ragazzi reggini che si sono spesi al servizio, coadiuvati da Maria Sorrenti e dal Vicepresidente Mimmo Aricò. « Voglio ringraziare – prosegue Cicciù – anzitutto il Presidente Nazionale del CSI, Massimo Achini, per il coraggio avuto nell’intraprendere questa straordinaria occasione. Voglio ringraziare le società sportive, i genitori e, in alcuni casi, i nonni che ci hanno voluto accompagnare in questa splendido incontro con il Santo Padre. Devo ringraziare i volontari e tutto il Comitato CSI Reggio Calabria per la passione e l’abnegazione che ci mette per rendere possibile la realizzazione di tanti sogni. Adesso – conclude Paolo Cicciù, citando don Primo Mazzolari – sentiamo forte la missione che Papa Francesco ci ha affidato: “ci impegniamo noi e non gli altri” per mettere in pratica il messaggio evangelico secondo lo Sport e lo facciamo con la disponibilità al confronto di sempre, auspicando di far parte di una grande squadra sociale che guardi al bene della nostra Città e della nostra Regione ».

papa francesco - csi

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