DL competitività: approvato con fiducia al Senato, è legge

L’annosa questione sulla competitività è stata, infine, risolta. Dopo l’approvazione del Senato, il decreto è diventato legge. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, in precedenza, aveva annunciato l’intenzione del Governo di porre la questione di fiducia, e cosi è stato.

A seguito della votazione, che fa salire a quota 21 le “fiducia” ottenute da questo Governo, sono stati registrati 155 voti favorevoli , 27 contrari, nessun astenuto. Come si ricorderà, il decreto era stato già approvato una prima volta a Palazzo Madama sempre con voto di fiducia.

Nella seconda votazione, alla Camera, tuttavia, il governo è intervenuto con una serie di emendamenti che hanno determinato modifiche e soppressioni, come la cancellazione della deroga al tetto di 240 mila euro per gli stipendi dei manager e l’eliminazione della possibilità della sola Scia per fare impresa, disposizioni in tema di agricoltura biologica, sicurezza agroalimentare, tutela del patrimonio agroalimentare nazionale, l’eliminazione del pagamento dei crediti per 535 milioni a Poste italiane. Il decreto, inoltre, contiene una serie di norme e previsioni in merito all’Ilva, soprattutto in ordine al piano di risanamento, nonché alla riduzione del 10% delle bollette alle Pmi.

Prevede, altresì, poteri al Governatore del Lazio per la gestione “speciale” dei rifiuti, l’accelerazione a favore delle imprese in merito all’accesso alla nuova Sabatini, il rafforzamento degli Aiuti per la crescita (Ace), la proroga dal 31 agosto al 31 ottobre del termine entro il quale le imprese possono presentare l’istanza di certificazione dei crediti, in tema di agricoltura misure a favore dei giovani (campo libero), come mutui a tasso zero, detrazione al 19% per l’affitto dei terreni a favore degli under 35 e sgravio di un terzo della retribuzione lorda per assunzioni più stabili.

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About the Author: Luigi Iacopino