Caligiuri, qualità e formazione al centro fondi Ue

Bisogna potenziare la scuola per il futuro del Paese

Mario CaligiuriCATANZARO – La qualità della formazione sarà al centro della programmazione comunitaria 2014/2020 della Regione Calabria. Lo ha annunciato a Catanzaro, nel corso di una conferenza stampa, l’assessore alla Cultura Mario Caligiuri, che, nel delineare le linee guida programmatiche, ha chiarito come “i fondi europei saranno impiegati per sostenere la formazione primaria”. “I fondi europei – ha sottolineato Caligiuri – dovrebbero essere utilizzati per garantire il benessere sociale, la crescita economica e ridurre le disuguaglianze. Questi i motivi per cui è necessario investire sui primi anni di vita dei bambini. Il territorio in cui si nasce influenza il nostro futuro. Per questo la Regione mira ad intervenire nella prima fase di vita, cercando di migliorare la scuola in ogni ordine e grado, perché nascere in Calabria non sia più uno svantaggio”. L’aspetto economico del motivo per cui investire nell’infanzia conduce ad uno sviluppo territoriale è stato illustrato dal docente di Economia dell’Università Magna Grecia, Vittorio Daniele, il quale ha dichiarato che “il capitale umano è quello più prezioso ed investire su quello conduce una società ad uno sviluppo economico fiorente. L’idea della Regione di investire la gran parte dei fondi europei nell’infanzia è vincente perché è nei primi anni di vita che si sviluppano gli elementi cognitivi che influenzeranno una persona per il futuro. Dare a tutti le medesime opportunità scolastiche fin dalla tenera età – secondo Daniele – condurrà ad un’eguaglianza territoriale tale da colmare il divario tra Nord e Sud. Non è un caso che la Calabria abbia solo il 13% di asili nido pubblici, mentre il Friuli copre il 100%. Così come non è un caso che gli studenti friulani siano i primi in tutti i test cognitivi in ogni fase di età”. Un motivo, questo, che “ha spinto la Regione – ha detto il dirigente generale del dipartimento Cultura della Regione, Sonia Tallarico – ad investire già da qualche anno nella scuola sia strutturalmente che programmaticamente”. “I dati in nostro possesso – ha concluso Sonia Tallarico – ci dicono che la dispersione scolastica in Calabria è diminuita e che si legge di più, ma che c’è ancora molto da fare. Per questo puntiamo a potenziare gli istituti tecnici che introducono nel mondo del lavoro immediatamente. Tutto questo coordinandoci con il Ministero dell’Istruzione. (ANSA)

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