Forze dell’Ordine, sciopero: duro scontro con il Governo. Renzi: “si ad incontro, ma non cedo”

Polizia - Condofuri (RC)Tra Il premier Matteo Renzi e i rappresentanti delle forze dell’ordine, ormai, è scontro aperto. Ma, adesso, il rischio che la situazione possa sfuggire di mano e provocare conseguenze ben più drastiche di quelle che in molti s’immaginavano, rischia di trasformarsi in realtà. L’annuncio del Governo, per il tramite del ministro Marianna Madia in merito al blocco dei salari del pubblico impiego anche per il 2015 a causa della mancanza di risorse ha, infatti, scatenato una reazione inedita da parte delle forze dell’ordine.Gli esponenti della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri hanno paventato l’ipotesi di un possibile sciopero per denunciare drasticamente una situazione non solo  insostenibile ma, ormai, non più tollerabile. Non si tratta, di fatti, solo del blocco delle retribuzioni per il quinto anno consecutivo, tra l’altro già previsto nel Def, nonostante i continui impegni assunti nel corso del tempo con dichiarazioni di intenti e documenti ufficiali, ma anche di altre circostante, molte delle quali addirittura poco conosciute che fotografano una realtà inaccettabile. 1300 euro al mese dopo 15 anni di servizio che si aggiungo alla carenza di strumenti adeguanti per condurre le indagini, assenza di soldi per pagare finanche la benzina necessaria alle attività di controllo e di ispezioni, carenza di alloggi, poliziotti e militari fuori sede che non riescono a pagare le tasse o che hanno perso gli alloggi e non hanno la possibilità di affittare un appartamento. Si tratta, in effetti, di uno stato di difficoltà, anche e soprattutto economica, che provoca conseguenze di varia natura, a cui è persino difficile credere. “Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica siamo costretti, verificata la totale chiusura del governo ad ascoltare le esigenze delle donne e degli uomini in uniforme per garantire il funzionamento del sistema a tutela della sicurezza, del soccorso pubblico e della difesa del nostro Paese, a dichiarare lo sciopero generale” . È quanto dichiarato dai sindacati delle forze dell’ordine. Dure le repliche del Ministro Madia e del Presidente del Consiglio Renzi. MATTEO RENZIQuest’ultimo, precisando che è pronto ad incontrare i rappresentanti delle forze dell’ordine, ha dichiarato che non ha nessuna intenzione di cedere ai ricatti. “Siamo l’unico Paese che ha cinque forze di polizia – ha chiarito – se vogliono discutere siamo pronti a farlo, su tutto”, “non tocchiamo lo stipendio ne’ il posto di lavoro di nessuno – ha concluso – ma è ingiusto scioperare in un momento di crisi per un mancato aumento”. Come se tutto fosse li, nel mancato aumento fine a se stesso.

 

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About the Author: Luigi Iacopino