630 voti a favore la candidata di “area PD” Silvana Sciarra è stata eletta quale giudice della Corte Costituzionale, mentre per Stefania Bariatti la “corsa” si ferma a 493 voti, un bel po’ lontana dal quorum necessario per l’elezione come giudice della Corte Costituzionale; mentre Quorum ottenuto anche per Alessio Zaccaria, eletto membro laico del Csm dal Parlamento; candidato voluto dal M5S, ottenendo 537 voti dalle due Camere riunite in seduta comune, 88 in più dei 449 richiesti. Subito si scatenano le critiche mediatiche dei grillini ed incomincia il deputato M5S Riccardo Nuti che dalle pagine di Facebook critica, nello stile grillino, la candidata sostenuta da FI definendola “L’ennesima impresentabile” e : “Presente in decine di consigli di amministrazione come ad esempio Sias s.p.a.(concessioni autostradali), Astm, Holding Infrastrutture (Piemonte-Lombardia). Una persona che ha a che fare con appalti e commesse pubbliche. La Corte e il Paese meritano di meglio”. E Grillo alle critiche aggiunge le sue elucubrazioni : “Noi facciamo quello che diciamo” e autoincensandosi dichiara : “Per la prima volta nella storia dalla Rete alle istituzioni: il M5S sblocca il Parlamento” Di Maio afferma : “Si tratta di un risultato di trasparenza e di qualità, perché lo hanno deciso decine di migliaia di persone attraverso il nostro portale”, e sull’onda delle dichiarazioni di Grillo, fa intendere di come il suo movimento abbia “risposto” alla richiesta del Premier Renzi. A questo punto verrebbe naturale pensare, non è che dopo le crepe che sembrano essere nate nel famoso “patto del nazareno” il M5S voglia proporsi come sostituto al Cavaliere? A quanto gioverebbe sia al PD che al Premier un’alleanza col M5S? O meglio sarebbe stabile una maggioranza sorretta dai grillini? Certo tutte ipotesi e “fantapolitica”, ma domande plausibili da classica “persona comune”.