Rapex: il condom antistupro

RapexUn metodo di autodifesa per le donne contro gli stupri, poco conosciuto è il RAPEX, un tipo particolare di profilattico diffuso a metà 2005 in sud Africa inventato da Sonnete Ehlers (paese con percentuale vittime di violenza sessuale elevatissimo). Si tratta di un dispositivo in lattice, delle dimensioni di un tampone, che si infila nel canale vaginale come un diaframma, con l’ausilio di un tampone applicatore, e lo si toglie utilizzando lo stesso. Nel momento in cui avviene la penetrazione il rapex rimane attaccato al pene e  viene quindi rimosso dalla vagina, quando lo stupratore si ritrae. Provoca dei dolori lancinanti al violentatore perché provvisto di  setole dentate che lo ricoprono e si conficcano facilmente nelle carni. Questo speciale profilattico ha anche il vantaggio di far identificare il violentatore che dovrà ricorrere a particolari cure mediche per staccarsi dallo stesso. Il profilattico può essere indossato senza problemi per 24 ore consecutive, il suo uso è legale, dal momento che è uno strumento di autodifesa, e non è nè letale nè fatale. I costi sono di poco superiori a quelli di un normale condom. Gli esperti consigliano di usarlo nelle situazioni in cui non ci si sente totalmente sicura, lunghi viaggi in treno da sola, uscite con uomini poco affidabili e altre occasioni in cui  si può essere minacciati dal punto di vista sessuale. Come tutti i profilattici, previene la trasmissione di HIV e da gravidanze indesiderate.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.