Si è chiuso con il assoluzione dell’ex- Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti e dell’ex-assessore al Personale Domenico Tallini il processo per il “Caso Sarlo”. I giudici (Tiziana Macrì presidente, a latere Sergio Natale e Annamaria Raschellà, assistente Liliana Di Lieto) hanno stabilito che il fatto non sussiste. Il Pm Gerardo Dominijanni a conclusione della propria requisitoria ha avanzato la richiesta di condanna ad un anno e otto mesi di carcere e l’interdizione temporanea dai pubblici uffici per il reato d’abuso d’ufficio. La vicenda era relativa alla nomina di Alessandra Sarlo come dirigente del Dipartimento controlli della Regione avvenuta nell’agosto 2011, l’ipotesi dell’accusa era che la nomina fosse avvenuta illegittimamente per un irregolare svolgimento nella procedura di selezione. Il “Caso Sarlo” ha avuto una grande eco mediatico essendo venuto alla ribalta nell’imminenza delle dimissioni del Governatore Scopelliti e certamente rappresentava per lui un ulteriore banco di prova rispetto ad un’opinione pubblica facilmente suggestionabile dalle questioni giudiziarie che hanno riguardato l’ex-Presidente. L’impianto accusatorio è stato considerato nullo, il tribunale ha deciso dopo oltre un’ora di camera di consiglio, intorno alle 21, di ritenere veritiere le tesi degli avvocati Aldo Labate (Scopelliti) e Ioppoli- Scalzi (Tallini), le motivazioni saranno rese note al pubblico tra 90 giorni, ma già il dispositivo rende giustizia agli imputati eliminando definitivamente ogni dubbio.
