“Dal 2010 ad oggi il gettito ottenuto dall’applicazione delle addizionali Irpef”, compreso “quello relativo alle addizionali regionali” che è cresciuto di oltre il 34%, ha subito una vera e propria impennata. Quello che, invece, riguarda i comuni “è salito addirittura del 54%”, passando “da 2,9 miliardi di euro del 2010 agli oltre 4,4 miliardi di euro del 2014”. Questo è quanto è emerso da un recente comunicato della Cgia di Mestre che ha evidenziato come, proprio sul fronte delle addizionali Irpef, “l’anno in corso garantirà alle casse delle regioni e dei comuni oltre 15 miliardi di euro”.
Per quanto riguarda l’addizionale comunale irpef, dall’indagine della Cgia di Mestre è emerso che “sono 63 i comuni capoluogo di provincia che nel 2015 hanno applicato l’aliquota al livello massimo consentito (0,8 per cento)”, sebbene vada ricordato solo dal 2011 è stata concessa la possibilità agli enti locali di modificare l’aliquota entro il limite massimo suddetto, essendoci stato il blocco nel biennio 2009-2010.
Blocco che inizialmente valeva anche per l’addizionale regionale, in merito alla quale si è passati dal possibile incremento dell’aliquota dello 0,5% sino al 2013, a quello del 2,1% del 2015.
