Reggio, via libera alla fusione tra Reges e Recasi

Il Sindaco Falcomatà: «Riorganizzazione completata. Finalmente un sistema di servizi moderno, trasparente ed a misura di cittadino»

Reges e Recasi saranno un’unica società. La Giunta Comunale ha Sindaco e Giuntaapprovato gli indirizzi alla Società Reges per la predisposizione del progetto di fusione per incorporazione con la Re.Ca.S.I. Spa, previa estromissione del socio privato le cui quote sono acquisite dalla stessa società. Dopo la fusione la nuova Società si occuperà della gestione complessiva dei servizi informatici e tributari del Comune. La proposta approvata in Giunta sarà sottoposta all’esame del Consiglio Comunale. Il provvedimento disposto dal Sindaco Giuseppe Falcomatà rientra nel più ampio piano di riorganizzazione delle società comunali, nell’ottica dell’efficientamento dei servizi e del contenimento della spesa. La fusione delle due Società di servizi è in linea con la normativa introdotta dall’Articolo 1, comma 611, della legge 190 del 23 dicembre 2014, cosiddetta “Legge di Stabilità 2015”, che prevede che gli Enti locali avvino un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni azionarie, direttamente o indirettamente possedute. A seguito della ricognizione sulle Società partecipate del Comune, il Sindaco Giuseppe Falcomatà aveva disposto un piano complessivo di riorganizzazione dei servizi municipali. Dopo la nascita delle Società Castore e Polluce, con l’avvio del processo di fusione tra Reges e Recasi, si completa dunque il percorso di riorganizzazione dei servizi di competenza comunale disposto dall’Amministrazione. «Ancora un passo in avanti verso la riorganizzazione complessiva del sistema delle società comunali che ci consentirà di creare un apparato moderno ed efficiente per la gestione dei servizi – ha dichiarato il Sindaco Giuseppe Falcomatà – la fusione tra Reges e Recasi determinerà la costituzione di un’unica società, interamente a capitale pubblico, per la gestione dei servizi informatici e tributari del Comune. Questo comporterà una riduzione dei costi, un taglio delle poltrone, ferma restando la salvaguardia dei livelli occupazionali, un efficientamento del servizio ma soprattutto ci consentirà di superare definitivamente il problema del contratto di servizio con Reges, che conteneva il peccato originale dell’agio trattenuto dalla Società sulla base delle cartelle accertate e non su quelle effettivamente incassate. È un passaggio importante che ci proietta in una nuova dimensione nella gestione  dei servizi tributari, definendo i contorni di un nuovo soggetto giuridico che stia realmente dalla parte dei cittadini, offrendo un servizio trasparente, dinamico ed accessibile. E soprattutto correlato alla gestione dei servizi informatici, fino ad oggi in capo a Re.Ca.S.I., e all’ottimo livello di efficientamento raggiunto in termini tecnologici ed organizzativi».

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