Rino Di Meglio rieletto coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti

Il ricordo di Pannella nel suo intervento

Perugia –  Col 93% delle preferenze i delegati che si sono riuniti a Perugia da tutta Italia, hanno confermato il prof Rino Di Meglio alla guida del sindacato per il prossimo quadriennio 2016/2020. Il ricordo di Pannella. Nel suo intervento Di Meglio ha parlato anche del suo personale rapporto con Marco Pannella -venuto a mancare il giorno prima del congresso- e ha ricordato che il leader Radicale aveva compreso, agli inizi degli anni ’90, “le ragioni della Gilda degli insegnanti tanto da partecipare lui stesso a un’assemblea”.

Dopo la riconferma.

Nel discorso d’insediamento Rino Di Meglio ha ripercorso le tappe dell’ultimo mandato sottolineando le importanti battaglie vinte: il recupero degli scatti di anzianità relativi agli anni 2010, 2011 e 2012, la sentenza della Corte di Giustizia Europea per i precari, e contro l’aumento dell’orario di lavoro ipotizzato dal ministro Profumo. “In questi quattro anni” – ha specificato ancora Di Meglio – “la Gilda degli Insegnanti ha visto un incremento esponenziale degli iscritti e un aumento di 11mila voti alle elezioni delle Rsu”.  “Le sfide che ci attendono sono complesse” Nei prossimi quattro anni – ha aggiunto Di Meglio – “la Gilda sarà impegnata per rendere l’organizzazione ancora più forte e rappresentativa, con la consapevolezza di essere, prima ancora che un sindacato, un’associazione dedita alla valorizzazione della professione docente”. Di Meglio ha ricordato – prime fra tutte – la lotta contro la legge 107/2015, contro le pericolose deleghe in essa contenute e per un rinnovo del contratto dignitoso della professione docente.  “Per contrastare le gravi storture della Buona Scuola, in particolar modo la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici e gli ambiti territoriali che privano gli insegnanti della titolarità di cattedra, è fondamentale” – ha spiegato Di Meglio – “incrementare la raccolta delle firme per il referendum, così da renderlo strumento di pressione politica”.  L’obiettivo è mettere il governo nella condizione di “riformulare la legge e, nel frattempo, percorrere la strada dei ricorsi”. Sul fronte del rinnovo contrattuale, il coordinatore nazionale non ha nascosto le forti preoccupazioni per le scarse risorse economiche disponibili: “Mettere nel piatto pochi spiccioli dopo sette anni di blocco e un impoverimento costante del potere di acquisto degli insegnanti – ha affermato Di Meglio – rivela l’intenzione del governo di non voler contrattare e di mortificare il ruolo del sindacato. Per arginare questa pericolosa deriva autoritaria, bisognerà recuperare l’unità sindacale con le altre organizzazioni e impedire che si intacchino ulteriormente le retribuzioni e che le condizioni di lavoro peggiorino ancora di più”. Anche il coordinatore regionale calabrese della Federazione Gilda Unams, prof Nino Tindiglia è stato riconfermato quale componente della direzione nazionale della Gilda degli insegnanti e membro dell’assemblea nazionale della Federazione Gilda Unams.

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