Renzi non molla e continua la sua guerra a Visco

Roma 07:40 – Come già pubblicato nelle scorse ore il PD, per mano del suo segretario, Matteo Renzi, non sembra voler recedere dal l’intento di voler far “cadere” l’attuale governatore della Banca d’Italia, Visco. Come riporta ANSA.it il segretario del Pd indicato come il regista della mozione dei Dem in cui si chiedeva sostanzialmente un cambio al vertice (“fase nuova”) a palazzo Koch, non cambia linea ribadendo che per il suo partito “il problema non è il nome del governatore” ma la necessità, dopo quanto accaduto nel sistema bancario, di “fare un’analisi vera”. Questa scelta, si direbbe quasi cocciuta, sta’ ottenendo il risultato di una levata di polemiche e critiche contro lo stesso Renzi. Di sicuro non si capisce la vera motivazione, ma si potrebbe supporre che dopo i vari “disastri” delle banche toscane durante il suo governo, si voglia smarcare in vista delle prossime elezioni. Walter Veltroni bolla come “incomprensibile e ingiustificabile” la mozione. “Mozioni di questo tipo meno se ne fanno meglio è”, lo scarica anche il capogruppo del Senato Luigi Zanda. E nella lista compaiono anche i nomi del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano (“non mi occupo di cose deplorevoli”) e di Carlo Calenda (“Non commento per carità di Patria”). Di sicuro, se prima almeno formalmente. L’ingerenza politica nelle decisioni era velatamente percepita, ora si entra a gamba tesa in un iter che doveva garantire l’autonomia della direzione economica del Paese.

 

 

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About the Author: Carlo Viscardi