Black Friday: Confesercenti SWG, sconti al via in 180mila punti vendita

In 12 milioni già pronti a comprare, spesa media 110 euro a testa. E il 45% acquisterà in un negozio reale. La giornata nata sulla rete contagia anche il commercio offline: la maggiore sicurezza percepita favorisce i punti vendita fisici rispetto al web. Ma i commercianti sono divisi: per uno su tre ‘lo sconto sempre’ è controproducente. Dalla rete alla strada. Saranno circa 180mila, più di uno su quattro, i negozi in tutta Italia che offriranno sconti e riduzioni in onore del rito del Black Friday. Una giornata di super-offerte nata in Usa, ma che sulla scia dello sviluppo dell’e-commerce si è affermata anche in Italia, dove ha ‘contagiato’ pure le attività commerciali ‘reali’.  L’obiettivo è intercettare la grande massa di consumi che il Black Friday dovrebbe movimentare: sono infatti 12 milioni gli italiani che si sono detti pronti a comprare qualcosa durante il venerdì nero, per una spesa media pro-capite di 110 euro. È quanto emerge da un sondaggio condotto da SWG per Confesercenti su consumatori e commercianti.  Il Black Friday fuori dalla rete. Una torta di consumi consistente – il fatturato previsto per il Black Friday è di circa 1,3 miliardi – che quest’anno, però, non andrà solo all’online. Pur essendo un’abitudine legata all’e-commerce, cresce infatti la percentuale di italiani che ha deciso di fare i suoi acquisti offline. E ad acquistare in un punto di vendita fisico sarà il 45% degli interessati al Black Friday: il 30% accompagnandolo ad un acquisto sul web, mentre il 15% comprerà solo nei negozi reali. A trainare le vendite nelle attività fisiche la percezione di una maggiore affidabilità sulle transazioni rispetto al commercio online (indicata dal 28%) ma anche la possibilità di cambiare più facilmente i prodotti acquistati (26%). Ma anche per vedere l’oggetto dal vivo prima dell’acquisto (12%) e per il migliore servizio (indicato dall’11%). Tecnologia e regali di Natale. Chi compra cerca soprattutto tecnologia, indicata dal 43%. Seguono prodotti di moda (29%), elettrodomestici (26%), mobili/prodotti per la casa (18%) e infine viaggi (8%). Ma si cerca di tutto, con il 19% che indica altre tipologie di beni e servizi, dai prodotti enogastronomici a quelli cosmetici. Un 20% è ancora incerto, e si orienterà sulla base delle offerte. Moltissimi cercheranno i doni per le feste: il 54% dei consumatori userà infatti l’occasione per fare almeno un regalo da mettere sotto l’albero, il 9% addirittura la maggior parte. Negozianti divisi. Un interesse a cui rispondono 180mila negozi (il 27% delle attività) con sconti consistenti, oltre il 40% in un caso su due. Il 44% limiterà le offerte al solo venerdì, mentre il restante 56% lo farà più a lungo: il 14% degli imprenditori ha sposato l’idea di Black Week ed ha già iniziato gli sconti lunedì, mentre il 42% opta per il Black Weekend, con offerte da venerdì fino a domenica sera. Ma tra i commercianti c’è anche chi teme – il 35% – che sul lungo periodo la politica delle promozioni continue sia controproducente per il mercato. Una bulimia di sconti che rischia di innescare sfiducia nei consumatori e, soprattutto, paralizzare le vendite in attesa del venerdì nero, come è accaduto a partire dalla seconda metà di novembre Ma c’è anche perplessità ad importare tradizioni che non fanno parte della nostra storia: il 49% dei negozianti che non partecipa non lo ritiene un evento adatto, mentre il 16% pensa che i negozi fisici non possano partecipare.

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