Frammenti di storia. L’Italia attraverso le impronte, le immagini e i sopralluoghi della Polizia Scientifica

Il successo della mostra itinerante ospitata dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria

Si è conclusa la mostra itinerante “Frammenti di storia. L’Italia attraverso le impronte, le immagini e i sopralluoghi della Polizia Scientifica”, allestita nella Piazza Orsi del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Inaugurata per la prima volta lo scorso anno a Roma, la mostra fotografica aveva fatto tappa in diverse province d’Italia prima di “approdare” a Reggio Calabria, riscuotendo sempre grande successo nel pubblico. I risultati sono stati confermati anche in terra calabrese dove la “gallery”, allestita come una vera e propria mostra fotografica, ha richiamato dal 21 al 26 maggio oltre 3.000 visitatori di ogni fascia d’età. Sapientemente guidati dal personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Reggio Calabria, gli ospiti sono stati coinvolti nella ricostruzione dei fatti di cronaca della memoria storica, attraverso la prospettiva particolare della Polizia Scientifica, un’eccellenza del panorama mondiale e una professionalità della Polizia di Stato che assolve alla missione di raggiungere profili sempre più elevati ed essere un imprescindibile punto di riferimento per l’Autorità giudiziaria nella sua veste di specialisti delle indagini forensi. Le tantissime persone che hanno avuto gratuitamente accesso alla mostra hanno potuto ripercorre alcuni dei momenti più drammatici e significativi della storia italiana e calabrese del Novecento e dell’inizio del nuovo Millennio. Il Questore Maurizio Vallone: “si è trattato senza dubbio di un evento unico nel suo genere,che si è rivelato una preziosa occasione per rivivere o, nel caso dei più giovani, peravvicinarsi per la prima volta,adalcuni episodi della nostra storia, perché comprendere il passato è il punto di partenza percostruire un futuro migliore”. Il direttore del MArRC Carmelo Malacrino dichiara: «Questa Mostra è stata una straordinaria occasione di collaborazione rivolta soprattutto alle giovani generazioni, nella sintesi tra passato, remoto e prossimo, e il presente in cui viviamo. La forte suggestione del contesto in cui è stata allestita – la meravigliosa Piazza Paolo Orsi, sotto lo sguardo dei Bronzi di Riace – insieme al fascino dell’eccezionale patrimonio archeologico del Museo sono stati elementi vincenti per un successo che ci spinge a continuare in questa fertile sinergia tra istituzioni pubbliche a servizio della comunità».​

Comunicato Stampa – Questura di Reggio Calabria

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