Cinquantesimo anniversario della rivolta di Reggio

Troppo spesso dimenticata, molte volte denigrata e vilipesa, oggi, la Rivolta di Reggio, una delle pagine più gloriose, nella storia trimillenaria di questa Città, diviene oggetto di strumentalizzazione, per bassi fini propagandistici elettorali.

A pochi mesi dalla data del 14 Luglio, nel cinquantesimo anniversario del deflagrare della Rivolta e del sacrificio della prima vittima, Bruno Labate, l’amministrazione comunale, da sempre schierata “dall’altra parte della barricata”, dopo 5 anni di assenza, persino alla cerimonia ufficiale, con la deposizione dei fiori al Monumento dei Caduti di Reggio’70, ha pensato bene di costituire un comitato per le celebrazioni del 50° anniversario, escludendo da tale comitato coloro i quali hanno partecipato a quell’evento in prima persona, attuando una sorta di ostracismo politico nei confronti di chi non è allineato all’amministrazione comunale. Dopo anni di anatemi, nella nota stampa, si riconosce la trasversalità della Rivolta, ma nei fatti, questo comitato, testimonia se ce ne fosse ancora bisogno, che questa pagina di Storia è ancora lontana dall’essere riconosciuta come patrimonio condiviso della Città.

Noi che, da sempre, il 14 luglio, celebriamo, non semplicemente il ricordo, ma i giorni del riscatto e dell’orgoglio, non possiamo fare altro che stigmatizzare tale condotta di comportamento e per tale motivo, invitiamo le associazioni, i movimenti, i partiti che nel corso degli ultimi 50 anni, non hanno mai dimenticato lo Spirito della Rivolta a dare vita ad un Comitato alternativo al fine di celebrare degnamente tale data.

Boia Chi Molla.

Nicola Malaspina

Presidente Centro Studi Tradizione Partecipazione

banner

Recommended For You

About the Author: PrM 1