Festa Reggina, Forza Italia: “Falcomatà adesso incolpa persino Prefetto e Questore, ma non era lui lo sceriffo Anti-Covid?”

“Il Sindaco di Reggio Calabria ha evidentemente smarrito anche il lume della ragione: sulla festa della Reggina degenerata in un assembramento all’Arena dello Stretto “Ciccio Franco”, Falcomatà incolpa Prefetto e Questore e se ne lava le mani. Come Ponzio Pilato: “Rispetto al controllo delle misure anti-Covid, i comuni non hanno poteri e responsabilità”, ha detto il Sindaco smentendo se stesso. Siamo forse matti a ricordare che proprio Falcomatà, facendosi riprendere con tanto di microfono, andava in giro per la città durante il lockdown a fare lo sceriffo e il controllore anti-Covid, redarguendo i (pochi) cittadini che trasgredivano le regole, andando a cercarli nei quartieri più difficili e disagiati? Se, quindi, i Comuni non hanno poteri e responsabilità sul controllo delle misure anti-Covid, perchè Falcomatà per due mesi ha fatto le scenate con i video su facebook mentre personalmente controllava che venissero rispettate le misure anti-Covid? Era solo propaganda per gli allocchi, evidentemente, oppure ammesso che facesse bene a comportarsi da sceriffo, allora gli è sfuggito qualcosa per la festa della Reggina di ieri sera all’Arena. Delle due, l’una”. Lo affermano, in una nota, i consiglieri comunali di Forza Italia Mary Caracciolo, Lucio Dattola, Pasquale Imbalzano e il consigliere metropolitano Eduardo Lamberti Castronuovo.

“Il Sindaco – aggiungono i consiglieri – ha toccato il fondo quanto ha incolpato Prefetto e Questore, dicendo che avrebbero fatto un accordo con gli Ultras – circostanza su cui già di per sé ci permettiamo di nutrire qualche dubbio – e che avrebbero dato l’OK ad una manifestazione fidandosi della tifoseria organizzata. Consapevoli della serietà degli organi che rappresentano lo Stato sul territorio, dubitiamo fortemente che Prefettura e Questura abbiano autorizzato gli Ultras “sulla fiducia”. Si tratta di un’accusa gravissima ai massimi organi dello Stato. Ricordiamo, invece, che il nostro Sindaco è quello che il 30 Aprile aveva cassato un’ordinanza della Regione Calabria che consentiva le aperture dei locali con i tavolini all’aperto. Un’ordinanza in piena sicurezza, che infatti non ha provocato neanche un contagio nei comuni che l’hanno adottata, e che a Reggio ha scatenato l’ira di Falcomatà che accusava il Governatore Santelli colpevole di non garantire la salute pubblica. E così il Sindaco che per anni ha giustificato tutte le proprie incapacità prendendosela con i suoi predecessori, adesso non sa più contro chi scagliarsi e ognuna che ne combina, individua un colpevole estraneo: per la spazzatura è stata la Santelli, per la festa della Reggina sono Prefetto e Questore, adesso ci aspettiamo che per qualche altra scivolata, dia la colpa ad Angela Merkel o Donald Trump. Neanche i bambini…”.

“Piuttosto, ci auguriamo che quanto accaduto sul Lungomare non provochi alcuna conseguenza. E’ condivisibile la rabbia di tutte quelle filiere produttive costrette ad essere ancora bloccate per norme ultra-restrittive mentre ogni due giorni c’è qualche manifestazione di piazza con assembramento. E’ ipocrita che si consentano le feste in piazza e non si autorizzino i matrimoni, la cui filiera muove solo in Calabria decine di migliaia di lavoratori e un indotto milionario. Se questi comportamenti non determineranno nuovi contagi, sarà giunto il momento di riaprire anche tutto ciò che ancora rimane chiuso”, concludono i consiglieri.

Mary Caracciolo (Capogruppo FI al Comune di Reggio Calabria)

Lucio Dattola

Pasquale Imbalzano

Eduardo Lamberti Castronuovo (Consigliere Città Metropolitana di Reggio Calabria)

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