Falcomatà eviti doppiopesismi

Dal bollettino del GOM del 29 Ottobre apprendiamo che su 56 tamponi positivi al covid 19, “46 di questi contagi sono stati rilevati tra i migranti dello sbarco avvenuto ieri sera nella locride”. Per quello che ci dicono gli attuali numeri dei contagiati in città e dei ricoveri al GOM, la situazione a Reggio è oggi molto più grave rispetto alla precedente ondata.

Preoccupati da tutto ciò, ci chiediamo se il nostro Sindaco per il collocamento di questi 46 migranti positivi agirà in modo analogo a quanto da lui stesso fatto il 25 marzo, quando, al grido di “Reggio non è un lazzaretto” , si era opposto al trasferimento in strutture alberghiere della nostra città di una cinquantina di persone provenienti dal settentrione e bloccate al porto di Villa San Giovanni. In quella occasione Falcomatà aveva addirittura scritto in un suo post di Facebook “Ci opporremo con fermezza a questa ipotesi, anche fisicamente se necessario”.

Ebbene, considerato che all’epoca l’intera provincia di Reggio contava solo 104 positivi mentre al momento siamo arrivati a ben 1.797, ci aspettiamo che a maggior ragione oggi Falcomatà, coerentemente con sé stesso, ribadisca, così come fatto il 25 Marzo, la sua contrarietà al trasferimento in città delle persone sbarcate nella locride l’altro ieri e risultate positive al covid19. In caso contrario dovremo dedurre che quello che il nostro sindaco ha dichiarato allora è stato solo un banale slogan da campagna elettorale.

Il Presidente

avv. Italo Palmara

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