Rinvio elezioni metropolitane: atto dovuto in rispetto della democrazia

Apprendiamo dalla stampa che forse un po’ di buonsenso è entrato in zucca al sindaco reggino il quale ha annunciato il possibile rinvio delle elezioni metropolitane. A placare questa suo improvviso, e sospetto, slancio democratico però, non è un atto di responsabilità a fronte dell’impossibilità di partecipazione per ben undici Comuni della provincia, e nemmeno una onesta presa di coscienza sulla legittimità dell’attuale Consiglio comunale di Reggio Calabria il cui esito è stato viziato da brogli elettorali. No, niente buonsenso e senso etico verso la democrazia: il possibile rinvio delle elezioni metropolitane, secondo Falcomatà, viene a seguito di un incontro con il ministro Boccia il quale ha riportato il consiglio del “Comitato Tecnico Scientifico” (Cts) di rinviare a marzo le elezioni causa covid. In realtà Falcomatà non è proprio convinto del suggerimento del Cts poiché per il sindaco il pericolo assembramento, nonostante il parere del Cts, non sarebbe fondato tanto di avere fretta da “operare nella legalità”.

Le motivazioni del sindaco fanno davvero ridere perché fonte di tante contraddizioni. La prima, è che il suo partito – il PD – a livello nazionale sta facendo di tutto per evitare di tornare a votare per il rinnovo del Parlamento sostenendo (come indicato anche dal Cts) che sarebbe un rischio in questa fase della pandemia. Certo, si possono avere posizioni diverse dentro uno stesso partito, ma la smania di elezioni di Falcomatà resta sospetta: perché non aspettare un paio di mesi per votare quando lui stesso, causa covid, ha avuto un anno supplementare di mandato? In un caso si può aspettare nell’altro no? Magari non si può attendere per motivi di opportunità elettorale? Forse un po’ di saggezza potrebbe emergere dal confronto con gli altri candidati, sperando che almeno questi abbiano senso di responsabilità politica nei confronti della collettività.

Come abbiamo più volte espresso, la democrazia non può essere solo una bella parola da usare come disonesto slogan all’occorrenza. La democrazia deve essere riempita di fatti concreti e coerenti! Non è possibile designare le elezioni metropolitane senza la partecipazione di ben undici Comuni della provincia. E se si parla di legalità, non si può votare con un Consiglio comunale, quello di Reggio Calabria che è addirittura determinante nell’esito del suffragio, viziato da brogli elettorali! La democrazia è la sovranità del popolo, non l’interesse particolare di qualcuno! Questa è la sostanza della democrazia e questo i reggini chiederanno al prefetto tramite una petizione popolare di successo promossa dal Comitato #ReggioNonSiBroglia che noi di #AmaReggio continuiamo a sostenere come forza civica.

Pasquale Morisani (#AmaReggio – Movimento Civico)

 

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