Greco (Confintesa Precari): “I lavoratori ASU offrono la loro professionalità acquisita in tanti anni di servizio e non si vendono per l’elemosina! Chiedono più lavoro, più salario, maggiore dignità”

Ci aspettavamo la comunicazione di risvolti importanti dopo la lunghissima pausa estiva della politica siciliana, ma ci sbagliavamo! L’assessore ha manifestato la volontà del Governo Musumeci di resistere in giudizio all’impugnativa proposta dal consiglio dei Ministri all’art. 36!

Una scelta che, sebbene sia un atto dovuto da parte del Governo Regionale a difesa del lavoro svolto da tutto il Parlamento Regionale, le scriventi Organizzazioni Sindacali condividono in parte in quanto la pronuncia della Corte Costituzionale non sarebbe scontata e soprattutto ci sarebbe da aspettare almeno 18 mesi, prima di iniziare a parlare di stabilizzazione degli ASU, qualora vi fosse una pronuncia favorevole, che aggiungendoli ai 24 anni già trascorsi di utilizzazione in ASU, diventano un tempo inaccettabile!

Abbiamo ribadito con decisione, ancora una volta, la necessità dell’apertura di un tavolo di confronto Stato-Regione per riscrivere l’art. 36 di comune accordo, superando le obiezioni che hanno portato all’impugnativa. La riteniamo l’unica strada per arrivare alla stabilizzazione nei tempi limiti previsti dalla legge dello Stato (31 dicembre 2021), ma l’assessore Scavone, dichiaratosi sempre favorevole a ciò, tant’è che ha rifatto solo qualche giorno fa istanza d’istituzione di un tavolo al Ministro, con schiettezza ed amarezza, ha ammesso l’incapacità del Governo regionale di ottenere un tavolo di confronto istituzionale sul tema con il Ministro Orlando.

Lasciamo trarre a chi legge le ovvie considerazioni! L’altro tema del giorno era l’integrazione oraria dei lavoratori ASU, chiesta da queste OO.SS. e discussa in Parlamento da alcuni giorni. Su questo punto riteniamo sia necessaria fare chiarezza. Considerato che solo pochi mesi fa è stata approvata la finanziaria, dove sono state stanziate le somme necessarie alla stabilizzazione, cioè soldi per gli ASU, riteniamo opportuno ed utile, nelle more di risolvere i problemi normativi per la stabilizzazione dei medesimi. Vogliono destinare i soldi degli ASU ad altro mentre l’Assessore Scavone ha confermato:

“niente integrazione, questa la decisione di Musumeci, Savona e Miccichè, rispettivamente Presidente della Regione, Presidente della commissione Bilancio e Presidente dell’ARS!”

L’Assessore Scavone ha continuato, sostenendo che stanno valutando una forma di ristoro, una specie di contributo una tantum e solo per tre milioni massimo!

Una proposta vergognosa, inaccettabile, che ha evidenziato intrinsecamente un altro aspetto: parte dei 10 milioni previsti dalla finanziaria per il 2021 sono scomparsi! Non si sa che fine abbiano fatto! Ciò sarà oggetto di approfondimento nelle opportune sedi. I Lavoratori ASU offrono la loro professionalità acquisita in tanti anni di servizio e non si vendono per l’elemosina. I Lavoratori ASU chiedono più lavoro, più soldi e maggiore dignità.

Il Governo e molti parlamentari, incredibilmente, non sono d’accordo! Se la politica non finisce mai di stupirci in negativo, alcune organizzazioni sindacali non sono state da meno: si sono dichiarate contrarie all’integrazione, che ricordiamo abbiamo chiesto nelle more della stabilizzazione e non come obiettivo finale, perché, secondo loro verrebbero meno le risorse per la stabilizzazione a fronte di spiccioli in tasca ai lavoratori! Da restare basiti! I soldi non impegnati non restano disponibili per i prossimi anni, ma vanno in economia o peggio vengono impiegati per soddisfare altri desideri della politica nostrana. Traducendo: si perdono ovvero finiscono altrove ma non potranno mai essere utilizzati per il processo di stabilizzazione. Queste sono elementari e fondamentali nozioni di contabilità pubblica. Gli spiccioli di cui parlano, per chi guadagna meno di 600,00 euro al mese, sarebbero circa 1000,00/1100,00 euro per 2 mesi d’integrazione (noi l’avevamo chiesta prima dell’estate), oltre il bonus di 1200,00 euro, che otterrebbero alla dichiarazione dei redditi!

In conclusione, per chi si fosse distratto, ribadiamo: gli ASU chiedono LAVORO, DIGNITÀ’ e la conseguente giusta retribuzione! Diritti irrinunciabili, che la sana politica, a cui facciamo appello, deve garantire! Un plauso va fatto certamente all’On. Le Marianna Caronia e a tutti i parlamentari della Lega, del PD, dei 5 Stelle e di altri partiti politici che stanno condividendo la battaglia che stiamo portando avanti insieme ai Lavoratori ASU.

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