ISTAT: nel 2019 economia sommersa e illegale vale 203 mld, 11, 3% del PIL

(DIRE) Roma, 18 Ott. – Nel 2019 l’economia non osservata vale 203 miliardi di euro, pari all’11,3% del Pil. Rispetto al 2018 si riduce di oltre 5 miliardi (-2,6%) confermando la tendenza in atto dal 2014. Lo rileva l’Istat nel rapporto sull’Economia non osservata nei conti nazionali – Anni 2016-2019. La componente dell’economia sommersa ammonta a poco più di 183 miliardi di euro mentre quella delle attività illegali supera i 19 miliardi. Sono 3 milioni 586 mila le unità di lavoro irregolari nel 2019, in calo di oltre 57mila rispetto all’anno precedente. E’ di 167 miliardi il valore in euro della sotto-dichiarazione e del lavoro irregolare nel 2019. Le due componenti valgono il 9,3% del Pil. E’ di -4,3% la riduzione dell’economia non osservata 2014-2019, circa -9,2 miliardi di euro. Infine, è di -1,6% il calo delle unità di lavoro irregolari rispetto al 2018. La componente del lavoro non regolare dipendente scende del 2,4%, quella indipendente cresce dello 0,7%.  L’Istat spiega che “l’economia non osservata è costituita dalle attività produttive di mercato che, per motivi diversi, sfuggono all’osservazione diretta ponendo particolari problemi di misurazione. Essa comprende, essenzialmente, l’economia sommersa e quella illegale”. E ancora: “Le principali componenti dell’economia sommersa sono costituite dal valore aggiunto occultato tramite comunicazioni volutamente errate del fatturato e/o dei costi (sotto-dichiarazione del valore aggiunto) o generato mediante l’utilizzo di lavoro irregolare. Ad esso si aggiunge il valore dei fitti in nero, delle mance e una quota che emerge dalla riconciliazione fra le stime degli aggregati dell’offerta e della domanda. Quest’ultima integrazione contiene, in proporzione non identificabile, effetti collegabili a elementi di carattere puramente statistico e componenti del sommerso non completamente colte attraverso le consuete procedure di stima”. “L’economia illegale include sia le attività di produzione di beni e servizi la cui vendita, distribuzione o possesso sono proibite dalla legge, sia quelle che, pur essendo legali, sono svolte da operatori non autorizzati. Le attività illegali incluse nel Pil dei Paesi dell’Unione europea sono la produzione e il commercio di stupefacenti, i servizi di prostituzione e il contrabbando di sigarette”. (Vid/ Dire) 10:15 18-10-21

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