Covid. Sileri: ridurre tempi isolamento e quarantena a vaccinati

Sufficiente Super Green Pass, ma migliorare diagnostica

foto di GNS

(DIRE) Roma, 29 Dic. – “Si può tendere all’annullamento di isolamento e quarantena, ma lo farei per gradi. E’ sensato ridurre questi tempi per i vaccinati, date le caratteristiche di omicron, che sembrerebbe creare meno danni della delta.  La decisione però la lascerei ai più esperti, al Cts. Attenzione però, perchè la riduzione dell’isolamento è preferibile per chi è asintomatico, come hanno raccomandato anche i Cdc americani”. Lo afferma Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, nella trasmissione tv ‘L’aria che tira’, su La7. “Un cittadino che ha completato la vaccinazione, anche la terza dose, se incontra qualcuno che è positivo non deve correre a fare il tampone il primo giorno- avverte Sileri- ma mettersi in isolamento e fare il test dal secondo o terzo giorno dall’esposizione. La corsa che abbiamo visto nei giorni di Natale è immotivata”.

In merito alla mancanza di reagenti e tamponi, il sottosegretario parla di “carenza comunque relativa, non siamo tornati a 22 mesi fa, quando mancavano gli strumenti per la diagnostica”. Rispetto all’obbligo di vaccinazione sul lavoro, “lasciamo la decisione al Consiglio dei ministri- afferma Sileri- a mio avviso è sufficiente il super green pass, certo possiamo migliorare la diagnostica”, aggiunge. Sull’ipotesi di lockdown per i non vaccinati, attuato in Germania, “dobbiamo dire che la gradualità creata dal green pass e poi super green pass che abbiamo fatto noi, si fonda sul medesimo ragionamento, continuerei con le stesse misure”, chiarisce.

Sul prezzo da calmierare per le mascherine FFP2, obbligatorie per una serie di attività e per l’utilizzo dei trasporti pubblici, Sileri dice chiaramente che “sì, come all’inizio della pandemia 22 mesi fa, serve assolutamente fermare le speculazioni che già ci sono e contenere il costo”. Per le feste di fine anno, Sileri si raccomanda: “Capodanno in pochi, possibilmente tutti vaccinati, credo sarà l’ultimo che avremo con questo virus, non voglio essere troppo ottimista ma ormai ci siamo.

I dati dello scorso anno a confronto con quelli di quest’anno, sulle terapie intensive, sono molto diversi. Abbiamo il vaccino e un virus che è molto diverso”. Quanto alle discoteche, “io sono stato un aperturista da sempre, con questa variante alcune attività sono state messe all’angolo, passate le festività andrà fatto un ragionamento su come riaprirle. Con quello che sta facendo omicron, costringendo all’isolamento e alla quarantena molte persone, purtroppo è sensato ridurre le occasioni di aggregazioni, come le serate in discoteca. Mi dispiace molto per queste attività ma il momento non ce lo consente”. (Org/ Dire) 13:38 29-12-21

 

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