Cinema. Roma, Pupi Avati alla Lumsa per presentare il nuovo film “Dante”

(DIRE) Roma, 25 Mar. – Pupi Avati è stato l’ospite d’onore di ‘Dante fuori campo: il sommo poeta tra politica, pedagogia e cinema’, l’evento organizzato dall’Università Lumsa in occasione del ‘Dantedì’, giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri che si celebra ogni anno il 25 Marzo come tributo alla sua grandezza. Il convegno ha rappresentato l’ideale conclusione delle celebrazioni per il 700mo anniversario della morte dell’autore della Commedia ed al contempo segna l’inizio per nuovi studi e riflessioni su Dante.

La mattinata si è aperta con i saluti del prof. Francesco Bonini, rettore dell’Università Lumsa, seguiti da una introduzione a cura delle professoresse Patrizia Bertini Malgarini (Direttore del Dipartimento di Scienze umane, Università Lumsa), Paola Dalla Torre (Università Lumsa) Caterina Verbaro (Università Lumsa). Successivamente Pupi Avati, che sta realizzando ‘Dante’, un film che nasce da una idea letteraria dello stesso Avati, autore del romanzo ‘L’alta fantasia.

Pupi Avati di Fabrizio Alampi

Il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante (Solferino, 2021)’, dialogando con i docenti Rocco Pezzimenti (Università Lumsa) e Paola Trabalzini (Università Lumsa), ha voluto coinvolgere nel dibattito anche gli studenti dell’Università e degli istituti superiori presenti, Liceo Classico Dante Alighieri, San Giuseppe del Casaleto e Iss di via dei Papareschi, ricordando anche Lucio Dalla: “Io volevo fare il musicista jazz, ma Lucio m’insegnò che la passione se confrontata con il talento non è sufficiente, quindi cercate lo strumento con il quale raccontarvi e non è detto che coincida con la vostra passione. Per me fu doloroso rinunciare alla musica, ma poi ho incontrato il cinema ecco perché vi auguro d’incontrare un Lucio Dalla nella vostra vita”.

Poi parlando di Dante il regista ha raccontato anche degli aneddoti legati al film: “Nel libro e nel film che uscirà a settembre, ho messo solo quello che Dante ha espressamente scritto. Ad esempio nella Vita Nova racconta del sogno incredibile in cui Beatrice nuda divora il suo cuore, sembra un film di David Lynch. Questa immagine è di una potenza tale che anche quando l’abbiamo girata a Cinecittà tutta la troupe era attonita, e non succede quasi mai che quando giri un film la troupe sia emotivamente coinvolta in quello che fai. Nel film ho aggiunto un elemento che mi ha suggerito Beatrice stessa: io mi sono reso conto che Beatrice era consapevole di essere Beatrice. Mi spiego: lei non era una barbie californiana bella bionda che andava in giro, non era solo l’aspetto estetico. Nel suo sguardo c’era la consapevolezza di essere per la vita di Dante, quello che sarebbe stata”.

Infine il cineasta ha voluto condividere il suo stato d’animo per quello che sta succedendo sul piano internazionale: “Potete immaginare cosa significa per me rivivere per la seconda volta la guerra, perché io lo so cosa significa: le sirene, i rifugi, uscire e trovare palazzi ridotti in cenere. Ero molto piccolo, ma capisco quello che stanno vivendo in Ucraino, io lo so cosa significa. Io mi auguravo che non fosse più necessario, che avevamo già dato. È tutto così anacronistico, disarmonico, fuori sincrono, come diciamo nel cinema, nei riguardi della vita che stiamo vivendo si fa fatica a parlare di Dante mentre simultaneamente sta accadendo qualcosa che oramai pensavamo appartenere al passato”. Il film Dante, in uscita nel 2022, ha una trama che prende avvio nel settembre 1350, ventinove anni dopo la morte di Dante a Ravenna, in esilio. In viaggio sulle orme di Dante si mette Giovanni Boccaccio, anche lui poeta, incaricato dalla città di Firenze di portare un risarcimento simbolico (10 fiorini d’oro) a suor Beatrice, figlia dell’Alighieri, che vive in un convento di Ravenna.

Boccaccio compirà un tragitto pressoché uguale a quello compiuto da Dante fuoriuscito da Firenze e potrà conoscere le persone che lo hanno accolto e quelle che lo hanno respinto, ricostruendo la intera vicenda umana del ghibellin fuggiasco. Fanno parte del cast del film gli attori Sergio Castellitto (Giovanni Boccaccio), Alessandro Sperduti (Dante giovane), Alessandro Haber, Enrico Lo Verso, Milena Vukotic, Mariano Rigillo e Gianni Cavina. (Comunicati/Dire) 14:37 25-03-22 (foto di repertorio)

banner

Recommended For You

About the Author: PrM 1