Viabilità e manutenzione delle strade di accesso alle aree interne: il Consiglio Metropolitano impegna risorse per complessivi 13 milioni di euro

Tra gli altri i provvedimenti approvati l’implementazione del piano marketing ed un nuovo regolamento per snellire le procedure sulla cooperazione sociale

Molti i temi legati al miglioramento della viabilità del comprensorio al centro dell’odierna seduta del Consiglio metropolitano, convocato dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace. Fra i diversi punti all’ordine del giorno, dunque, spiccano i 3,5 milioni di euro recuperati dalla Città Metropolitana che, vista la difficoltà di spesa affrontata da un raggruppamento di Comuni, verranno investiti in un doppio intervento che riguarda la valorizzazione ambientale, la riqualificazione e la messa in sicurezza del percorso di collegamento fra la frazione di Fossato Jonico del Comune di Montebello Ionico con la strada Provinciale SP3 in Contrada Ielasi, per 1,5 milioni, e la riqualificazione e messa in sicurezza della strada di collegamento tra i centri di Melito Porto Salvo, Bagaladi, San Lorenzo, Roccaforte del Greco e Roghudi Vecchio, per i restanti 2 milioni.

«Oro colato», l’ha definito il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, parlando di fondi che «andranno a elevare il livello della nostra viabilità grazie al puntuale lavoro del consigliere delegato Giuseppe Sera e dei dirigenti Lorenzo Benestare e Pietro Foti». Nel dettaglio, il dirigente Benestare ha evidenziato «il serio rischio che le risorse andassero perse dopo uno stallo durato 4 anni». «Merito dell’ingegner Foti», ha sottolineato il dirigente ai Lavori pubblici prima che il consigliere Sera rappresentasse «l’acume politico dimostrato nella vera collaborazione con la parte amministrativa».

La Città Metropolitana di Reggio Calabria, poi, appare quale capofila nel programma di ripartizione ed utilizzo dei fondi ministeriali per la messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della rete viaria per l’accessibilità delle aree interne Ionico-Serre. Il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, si è soffermato sul «lavoro di coordinamento, importante e non facile, che vede l’Ente impegnato con molti Comuni del vibonese e del catanzarese».

«Abbiamo deciso in maniera unitaria – ha spiegato il dirigente Benestare – anche alla presenza dei tecnici di Vibo e Catanzaro, di concentrare le risorse in tre progetti divisi per area: dalla Limina a Serre, nel Basso jonio da Badolato a Serre e nella Vallata Stilaro. In 6 anni, saranno impegnati circa 5,5 milioni divisi in 3 progetti utili per interventi di manutenzione e messa in sicurezza». Nello stesso arco temporale, ulteriori 3,8 milioni provenienti dal Ministero verranno riservati per la rete viaria dell’Area Grecanica. Dopo un’attenta attività preliminare di concertazione con i sindaci di zona, si è deciso di ammodernare e mettere in sicurezza un anello che parte da Melito, arriva a Roccaforte, ruota intorno a Bova per poi scende verso Bova Marina lungo le SP3, SP23 ed il tratto di strada che arriva, come detto, a Bova. Ognuno dei interventi su menzionati è stato soggetto ad una specifica variazione di bilancio.

L’aula “Leonida Repaci”, fra le altre cose, ha deliberato in favore dell’implementazione del piano marketing, in occasione del 50° anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace, di somme da destinare alla riqualificazione ed alla realizzazione di aree all’aperto destinate ad attività sportive scolastiche per il Liceo Scientifico “Zaleuco” di Locri, dell’integrazione delle Commissioni e Sottocommissioni Elettorali Circondariali e del riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio.

L’Ente, infine, si è dotato di un nuovo regolamento relativo alla Sezione dell’Albo delle Cooperative sociali. Sul punto ha relazionato il consigliere delegato al Welfare, Domenico Mantegna, parlando di «intervento necessario per snellire l’atto di iscrizione, permanenza o cancellazione delle coop dal relativo elenco».

«Il nuovo testo – ha spiegato Mantegna – elimina la Commissione provinciale per la cooperazione sociale affidando al dirigente di settore ed al responsabile del servizio ogni determinazione in base ai singoli requisiti. Con un regolamento di soli 12 articoli, le pratiche saranno più semplici ed il meccanismo meno farraginoso». Plauso è arrivato dal consigliere Sera nell’apprezzare come «la pubblica amministrazione vada incontro alle necessità del mondo della cooperazione».

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