I Carabinieri rimpatriano in Italia 14 reperti dagli USA, finiti lì per i trafficanti

(DIRE) Roma, 3 Feb. – A New York, presso la sede della Procura Distrettuale di Manhattan (D.A.O.), ieri 2 febbraio, alla presenza del Procuratore Alvin L. Bragg, sono stati restituiti all’Italia 14 pregiati reperti archeologici che, nell’arco degli ultimi decenni, erano finiti negli Stati Uniti, smerciati dai grandi trafficanti internazionali e riportati a casa dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (T.P.C.) in collaborazione con la Procura newyorkese e i colleghi della Homeland Security Investigations (H.S.I.) e del Customs and Border Protection (C.B.P.). Presenti il Console Generale dell’Italia a New York, dottor Fabrizio Di Michele, il Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Vincenzo Molinese, il Vice Procuratore del D.A.O. di Manhattan, Colonnello Matthew Bogdanos e lo Special Agent in Charge H.S.I., Ivan J. Arvelo e il Direttore (C.B.P.), Francis Russo.

I reperti, che resteranno a New York in attesa di essere rimpatriati con spedizione diplomatica, appartengono alle civiltà romana e magnogreca e la datazione si colloca fra il VII secolo a.C. e il II secolo d.C.. Le opere, dall’inestimabile valore storico- culturale, nel mercato erano quotate non meno di 3 milioni di dollari complessivamente.

L’importante recupero è stato conseguito grazie all’impareggiabile collaborazione tra Italia e U.S.A. nel settore, un ambito nel quale i Carabinieri dell’Arte e il District Attorney’s Office di New York hanno realizzato una cooperazione di ineguagliabile efficacia nel mondo. (Com/Sim/ Dire) 19:36 03-02-23

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