Turismo. Da voli a strutture ricettive i prezzi alle stelle, in media +35%

(DIRE) Roma, 13 Giu. – Dal 2019 ad oggi, i costi dei voli sono aumentati dal 25% fino al 70% a seconda delle destinazioni, i prezzi delle strutture ricettive sono aumentate del 32% e per quanto riguarda la ristorazione, essa ha subito una notevole impennata: mediamente il 35% in più.

foto di GNS

A snocciolare i dati è Vamonos Vacanze (www.vamonos-vacanze.it), il tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo. Osservano quindi gli analisti che Grecia, Spagna ed Egitto sono in fortissima crescita per via della loro relativa economicità e vi è un ritorno anche di Slovenia e Croazia, mentre l’Italia rischia di rimanere indietro: un bellissimo gioiello, ma troppo esclusivo e troppo costoso.

“Bisogna comunque scegliere sempre tour operator qualificati ed evitare soluzioni ‘fai da te’, le strutture improvvisate – che ingenuamente si percepiscono come più convenienti rispetto agli alberghi – e le soluzioni aggregate da improvvisate piattaforme che propongono migliaia di offerte senza effettuare controlli e senza assumersi alcuna responsabilità” suggeriscono gli specialisti di Vamonos-Vacanze.it. Insomma, capita sempre più spesso che lo stesso appartamento venga affittato a più persone – probabilmente non dal proprietario – e che i turisti ‘fai da te’ rimangano senza un alloggio e senza possibilità di rivalsa.

Ad aggravare la situazione dei viaggiatori quest’anno anche i ritardi esagerati nell’emissione non solo dei passaporti ma anche delle carte d’identità, un problema che continua a non risolversi ed anzi a peggiorare in molte città. Senza dimenticare i disservizi per quanto riguarda i trasporti: traghetti carissimi per le nostre isole, bagagli persi all’aeroporto e un numero crescente di danneggiamenti non rimborsabili perché oggi, se il danno non rende il bagaglio totalmente inutilizzabile, le compagnie non offrono più alcun tipo di risarcimento.

“Ed anche il trasporto su gomma in Italia è spesso caratterizzato da autobus non idonei, con sedili sfondati, bagni inagibili e nessuna sosta durante viaggi di decine di ore” aggiungono gli analisti di Vamonos-Vacanze.it. A trainare le prenotazioni è comunque fortissima la componente emotiva, soprattutto tra i single che durante la pandemia sono quelli che hanno patito maggiormente il ‘confinamento’. “È il fenomeno del ‘revenge tourism’, il desiderio vendetta/riscatto da parte di coloro che – dopo il periodo di grande austerità e restrizioni – sentono fortissimo il desiderio e il bisogno di viaggiare” concludono gli esperti. (Com/Red/ Dire) 06:23 13-06-23

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