Reggina: 3 punti ma poco da sorridere dopo la trasferta di Castrovillari

Primo tempo da incubo. Se non fosse stata ben visibile la differenza tra “San Siro” e il “Mimmo Rende” di Castrovillari, per lunghi tratti del primo tempo si è avuta la sensazione che gli 11 di mister Trocini stessero affrontando il blasonato Milan e non il fanalino di coda della Serie D.

Una Reggina abulica, lenta, senza uno straccio di idea di gioco con i calciatori amaranto sono apparsi quasi svogliati ed in balia del modesto avversario rossonero. Per la prima volta in questa stagione la Reggina schierava l’under in porta dando spazio ad un over in più in mezzo al campo dove però Barillà, Mungo, Ricci e Salandria hanno fatto una tremenda fatica ad imbastire una trama di gioco degna di questo nome.

Stesso identico canovaccio nel secondo tempo nonostante il vento a favore una Reggina confusionaria riesce però a trovare la rete con Rosseti su mischia in area di rigore intorno al quarto d’ora di gioco. Nonostante gli spazi si siano aperti dopo il vantaggio amaranto, la Reggina con poca qualità è apparsa più propensa a difendere il risultato che non a cercare il raddoppio. Poco davvero da sorridere nonostante i 3 punti conquistati contro una squadra ultima in classifica e che aveva subito ben 27 reti.

Tra meno di un mese riaprirà il mercato e probabilmente il miglior acquisto possibile per i tifosi amaranto sarebbe trovare una nuova società perché continuando così c’è davvero il rischio di rimanere impantanati in questa categoria per parecchie stagioni ed il rischio concreto che, senza alcun obiettivo, al Granillo abbiano poca voglia dimettere piede anche i 3.000 abbonati di questa stagione

RdL

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