Disturbi alimentari. Ronzulli: a metà delle regioni manca rete completa assistenza

DIRE) Roma, 18 Mar. – “I disturbi alimentari sono un’emergenza sanitaria e purtroppo i numeri sono sottostimati, perché riguardano solo le persone che si sono rivolte al Ssn, mentre moltissime altre non sono state intercettate sia per la difficoltà nel chiedere aiuto, sia perché la metà delle regioni italiane non ha una rete completa di assistenza. Sono 135 le strutture, ma molte sono concentrate al nord e al centro. Questo crea un ritardo nella diagnosi e nelle cure.

E’ un divario, che incide anche sul tasso di mortalità, che va colmato il prima possibile”. Così, intervenendo a “XXI secolo”, su Rai Uno la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzullli, firmataria di un Ddl sulla prevenzione e cura dei disturbi alimentari e per introdurre il reato di istigazione al ricorso a pratiche alimentari che provocano anoressia o bulimia, in discussione al Senato. “Il governo – ha proseguito – ha finanziato con 10 milioni il bonus psicologo e il fondo per il contrasto ai disturbi alimentari.

E’ ancora una risposta parziale, che però ha costretto le regioni a cominciare a costruire, dove mancavano, centri di specialità e a mettere in atto campagne di prevenzione, di formazione per i medici di base e dei pediatri. L’auspicio, e stiamo lavorando in questa direzione, è quello di riuscire a inserire le nuove prestazioni all’interno dei LEA, così da dare una risposta strutturata a queste patologie”. (Com/Vid/ Dire) 18:13 18-03-24

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