Ticket sanitario: troppa confusione. Non siano i cittadini a pagare la disorganizzazione

Dal 1° Gennaio 2011 sono cambiate per i cittadini calabresi le regole per ottenere l’esenzione del ticket ma sono pochi i cittadini calabresi ad avere cognizione delle nuove certificazioni necessarie e soprattutto sono ancora meno coloro che, recandosi presso il proprio medico curante o nelle strutture ASP territoriali, non abbiano subito ritardi e disservizi sulle prestazioni erogate o da erogare a causa di errori e/o equivoci nell’interpretazione e nell’attuazione della nuova normativa. Precisiamo subito che Il Tribunale per i Diritti del Malato si è già dichiarato favorevole ad una razionalizzazione della spesa sanitaria regionale, purché condivisa con le parti interessate –cittadini in primo luogo –  e che non sia costituita da tagli indiscriminati e imposte aggiuntive che vanno a gravare sulle famiglie e fasce deboli. Riteniamo che la nuova modulazione delle fasce di reddito, voluta dalla regione calabria, sia non priva di ombre. Il tetto di 10.000 euro posto come limite per l’esenzione al Ticket, pone un’pesante interrogativo, specialmente in questo grave periodo di crisi sociale e economica, su quanto ciò peserà sul bilancio economico dei calabresi, così come – senza adeguata comunicazione e partecipazione tra le parti  –  si corre il rischio di rafforzare l’idea di una politica che “impone” e il cittadino che “subisce” Premesso questo, il Tribunale per i Diritti del Malato, in attesa che si apra un necessario tavolo di concertazione tra le parti sulle dinamiche di accesso e esenzione al ticket sanitario regionale, vuole porre l’accento sui disservizi pratici che allo stato attuale si stanno verificando: in primo luogo per i malati ma anche per i medici. I cittadini, sono appunto privi di qualsivoglia informazione che chiarisca sia le dinamiche di come accedere ai benefici dell’ esenzione dal ticket, sia quali sono le condizioni economiche per accedere a tale esenzione. Ciò comporta lunghissime file presso gli sportelli ASP e ritardi nell’accesso alle cure. Anche gli operatori del settore medico coinvolti, allo stato attuale, risultano impreparati visto che gli elenchi dei pazienti dichiarati esenti sono ancora in fase di elaborazione e il servizio informatizzato per l’inserimento dei nuovi pazienti risulta in fase di rodaggio. Insomma tanta, troppa, confusione che grava sul quotidiano dei cittadini e che poteva essere evitata, se queste nuove regole fossero state precedute da un prima fase di reale comunicazione con i cittadini e formazione tra medici. Il Tribunale per I Diritti del Malato, facendosi portavoce delle numerosissime segnalazioni pervenuteci presso i suoi sportelli, intende non solo farsi portavoce di questo disagio ma intende chiedere al più presto un incontro con il Presidente della Regione e Commissario ad Acta per l’emergenza sanitaria, On. Giuseppe Scopelliti.

Cittadinanzattiva T.D.M Calabria

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