Reggina: un pari amaro; Rigoni manda in finale il Novara

Novara-Reggina 2-2

Marcatori: 8’ pt Bertani; 32’pt e 32’st Bonazzoli; 45’ st Rigoni
Novara: Fontana; Morganella, Lisuzzo, Ludi (15’ st Centurioni), Gemiti; Marianini (33’ st Pinardi), Porcari, M. Rigoni; Motta (33’ st Rubino); Bertani, Gonzalez. (Strukelj, Coubronne, Drascek, Parola). All.: A. Tesser.

Reggina: Puggioni; Adejo, Costa, Acerbi; Colombo, Rizzo (19’ st Sarno), Tedesco, Castiglia (15’ st De Rose), Rizzato; Bonazzoli, Campagnacci (33’ st Cosenza). (Kovacsik, Barillà, N. Viola, A. Viola). All.: G. Atzori.

Arbitro: Tommasi (Bassano del Grappa)

Ammoniti: Colombo, Morganella, Rigoni e Gonzalez. Espulsi: Bertani per gioco violento e Colombo per doppia ammonizione.

E ti rimane quell’amaro in bocca, di quelli che non se ne vanno neppure con il più dolce e pregiato miele che le api sapientemente producono. La Reggina senza perdere nella doppia sfida contro il Novara, si ferma alle semifinali play-off. A condannare la squadra di Atzori, una perla balistica di Rigoni, che si infila sotto la traversa, quando ormai il destino sembrava volesse sorridere agli amaranto. Rispetto alla gara di giovedì, Atzori opera dei cambi solo in mezzo al campo, dove Nico Viola e De Rose, lasciano spazio a Castiglia e Rizzo. L’avvio della Reggina però non è dei migliori: poche idee ed una maledetta sofferenza contro il pressing alto dei piemontesi, che dopo 8’ passano a condurre al gara. Marianini è indisturbato nel cross dalla trequarti, Bertani sfiora di testa, ed Adejo devia spiazzando Puggioni. La gara per gli uomini di Tesser si mette subito in discesa, ed anzi i padroni di casa, potrebbero subito chiudere il conto, contro una Reggina povera di idee e davvero brutta sul piano dell’impostazione della manovra. Gemini e Motta sono davvero irresistibili; Bertani è indemoniato. La Reggina però non si perde d’animo e dopo un calcio di rigore non concesso da Tommasi per fallo su Campagnacci apparso al quanto netto, ecco il cross di Rizzato, Bonazzoli sale in cielo e supera Fontana sovrastando Ludi. Il Novara, dopo avere arretrato un po’ il suo baricentro, vista la grande pressione a tutto campo messa in atto nella prima mezz’ora, riprende a macinare gioco, e Bertani viene chiuso da metri zero da Castiglia, che fa il suo unico acuto di una serata troppo opaca. Lo stesso Bertani poco prima a botta sicura, trova l’ottima risposta di Puggioni che respinge il suo sinistro scagliato da dentro l’area di rigore. Si va al riposo sull’1 a 1 e dopo l’intervallo, i due tecnici ripartono con gli stessi 11 da una parte e dall’altra. Chi sembra però più pimpante è la Reggina, che fallisce con Campagnacci la rete del vantaggio. Dall’altra parte il Novara (come è consuetudine) colpisce in contropiede, ed è ancora una volta Bertani a mancare il gol. Gemini avanza, scarico su Motta che disegna una traiettoria perfetta  sulla testa dell’accorrente Bertanti: palla alta. Iniziano le sostituzioni: Castiglia lascia spazio a De Rose, che vivacizza la metà campo amaranto, e poi si rivede Sarno che rileva Rizzo. È la mossa che cambia volto alla gara. La difesa del Novara non riesce a contenere l’ex Pro Patria, che ci mette del suo, quando al 31’ del secondo tempo, Bonazzoli supera Fontana per la rete dell’1 a 2. È il delirio della Reggina, e la partita di fatto si decide in questo momento. Tedesco nel rientrare nella propria metà campo dopo avere esultato al gol della sua squadra, ha qualcosa da dire a Bertani, il quale molto ingenuamente, gli rifila una testata. Tedesco accentua, Tommasi invece sventola il rosso diretto al fantasista del Novara. Motta decide allora di inserirsi nella bagarre, e lascia un “ricordino” sul costato di Tedesco, con le scarpine chiodate. Colombo (ingenuo ancora più di Bertani), prende le difese del compagno di squadra, spintonando Motta; Tommasi non aspettava altra migliore occasione, per pareggiare subito il conto delle espulsioni, e manda quindi sotto la doccia il numero 32 amaranto. L’ultimo infuocato quarto d’ora di gara, si giocherà in 10 contro 10. La Reggina sembra però riuscire a gestire con tranquillità il match, il Novara è nervoso ed il tempo scorre inesorabile. Campagnacci fa un’ottima percussione dalla sinistra, mette in mezzo per Bonazzoli, il quale tocca per l’accorrente Sarno, il cui tiro è deviato con tanta fortuna in angolo da Fontana. Di certo, la cattiveria non era quella giusta che serviva per chiudere l’incontro. E come nel più brutto degli incubi, ecco il “castigo” di Rigoni, anche lui aiutato molto dalla fortuna, perché diciamolo pure, tanto di cappello per la prodezza balistica e per il gesto, ma certi tiri “della domenica” escono una sola volta nella vita. Novara 2, Reggina 2 al 90’ esatto. La beffa è servita, Novara in finale e Reggina che recrimina solo per la sfortuna, ma si prende gli applausi a scena aperta di tutti i sostenitori che quest’anno non possono rimproverare nulla ai “giovanotti” amaranto, che con tanto cuore, con tanta grinta e con tanta umiltà, hanno saputo emozionare e fare sognare un pubblico che da tempo non viveva gioie così intense.

Fabrizio Cantarella

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