Battaglia a Kabul nell’hotel degli occidentali

Durissima battaglia all’hotel Intercontinental di Kabul. Il complesso, il più grande della capitale afgana, è stato attaccato da un commando talebano nella serata di martedì e solamente nella notte è stato liberato dalle forze governative afgane in un terribile scontro a fuoco.

Nella loro azione i talebani hanno preso diversi ostaggi, uccidendone almeno 10, e tra questi un diplomatico canadese. Dal tetto dell’edificio sono stati lanciati razzi e sparati all’impazzata diversi colpi di mitragliatrice. L’uso della forza per liberare l’hotel si è reso necessario per la presenza di diversi cecchini e kamikaze all’interno del commando che aveva preso il complesso in ostaggio. Subito dopo la presa dell’hotel, i talebani si sono asserragliati, dichiarando di avere preso un numero di ostaggi elevatissimo, circa 300. Subito dopo le forze NATO hanno circondato tutta l’area, coprendo di fatto le spalle ai militari afgani, attraverso elicotteri, cecchini e così via. Dopo l’irruzione i 7 membri del commando sono stati tutti uccisi, mettendo fine di fatto alle cinque ore di asserragliamento all’interno dell’hotel, salvando la vita alla maggior parte degli ostaggi.

L’attacco è stato già rivendicato dai talebani e, secondo fonti americane, nel gruppo erano presenti da due a sei kamikaze pronti a morire in nome della Jihad. Sempre secondo queste fonti almeno uno dei sei è riuscito a farsi esplodere al secondo piano dello stabile, mentre gli altri sparavano a quasi tutti gli occidentali presenti all’interno delle loro camere. Fonti talebane parlano di cinquanta ostaggi uccisi, ma per il momento il Governo afgano non conferma e non smentisce. Testimoni parlano di un hotel Intercontinental al buio, così come tutto il quartiere. Altri testimoni oculari hanno riportato la propria versione: «Mi sono buttato a terra quando cinque o sei uomini hanno fatto irruzione nella hall sparando. Poi sono entrati i poliziotti e sono riuscito a uscire».

Fino ad ora la Farnesina ha contattato tutti gli italiani presenti a Kabul, ma non si sa ancora con precisione se ce ne fosse qualcuno all’interno dell’hotel.

Salvatore Borruto

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