Norvegia sotto shock terroristi in azione

Un vero e proprio pomeriggio di guerriglia nella tranquilla e ordinata Norvegia. Un ordigno è stato fatto esplodere a Oslo causando distruzione nella cittadina e almeno sette vittime confermate. Subito dopo un’altra azione terroristica, precisamente al meeting dei giovani laburisti, sull’isolotto di Utoya, a 30 chilometri di distanza. Un uomo ha aperto il fuoco con un fucile automatico sulla folla, causando più di 80 morti. Al meeting partecipavano soprattutto giovano tra i 14 e i 16 anni, tra cui anche i figli del premier laburista Stoltenberg. Caos, tragedie e soprattutto tanti morti, in quello che potremmo definire l’undici settembre norvegese. Ma purtroppo questa volta non è stata opera dei fondamentalisti islamici, che in un primo momento avevano rivendicato l’attentato. Si tratta di Anders Behring Breivikun uomo vicino all’estrema destra, e a movimenti anti-islamici.  L’uomo ha anche organizzato l’attentato dinamitardo nella capitale, visto che è stato accertato che l’attentatore si aggirasse da diversi giorni sul luogo del delitto. Adesso resta da capire se l’uomo abbia agito da solo, oppure alle spalle ci sia qualche organizzazione ben precisa che abbia studiato nei minimi dettagli il piano messo a punto. Per adesso sembrerebbe che non ci siamo altri complici, ma la situazione è in itinere, e solo le indagini porteranno a una qualche risposta. Poco dopo il primo attentato è giunta una rivendicazione da parte del gruppo terroristico Ansar al-Jihad al-Alami che ha diffuso un messaggio sul forum jihadista “Shmukh” in cui  motiva gli attentati ad Oslo come ritorsione alla presenza della Norvegia in Afghanistan e agli insulti al profeta Maometto. In serata poi la smentita, e la conferma come detto in precedenza, che non si trattasse di movimenti terroristici internazionali, ma di sovversivi locali. Per adesso sono stati sospesi gli accordi di Schengen, e l’allerta nel paese è altissima. Il premier in un intervento alla televisione di stato, ha voluto tranquillizzare il popolo norvegese: «Nessuno può sperare di metterci a tacere o distruggere la nostra democrazia. Prenderemo i colpevoli e li metteremo di fronte alle loro responsabilità». Al momento non risultano italiani coinvolti negli incidenti, almeno secondo le affermazioni della Farnesina, anche se per adesso le verifiche stanno continuando a tappeto. L’Ambasciata per adesso rimane a stretto contatto con le autorità norvegesi.

Salvatore Borruto

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