A Bagnara Calabria (RC) la mostra dal titolo “Dalla noia nascon fiori ”

“Incarniamo le molte voci provenienti dai territori della creatività senza distinzioni di sorta, tutte accomunate dall’unica appartenenza incontestabile: l’ARTE”. Questo il manifesto del  “Laboratorio Caleidoscopico”, collettivo di artisti senza scopo di lucro che nasce nel 2011 dall’ esigenza di riorganizzare e valorizzare il territorio calabrese sotto l’aspetto socio-artistico- culturale. Nasce così il progetto che il prossimo 24 e 25 settembre vedrà protagonista il Castello Ducale dei Ruffo di Bagnara Calabria con la mostra dal titolo “DALLA NOIA NASCON FIORI UNICI ”. Si tratta di un insieme di esposizioni audio-visive interattive e non solo, suddivise in stanze caratterizzate ognuna da un tema diverso. Un Domino composto da libri sarà posizionato lungo i corridoi partendo dall’entrata del Castello. Sarà lui la guida originale, la traccia silenziosa che vuole essere guida culturale per le otto stanze in cui sono previste installazioni, audio e video, nonché esposizioni fotografiche.

L’idea è creare un effetto a ripetizione che faccia da eco, da una stanza all’altra, risuonando all’esterno della suggestiva location dell’ex Castello Emmarita. Un’implosione culturale che ha in sé le ragioni del laboratorio: l’esigenza intima di esposizione, raccolta e documentazione delle arti visive e performative. E proprio all’esterno del castello si alterneranno alcuni artisti con perfomance di danza e musica,  il tutto accompagnato dalla degustazione del vino della Cooperativa agricola della Costa Viola. Il progetto a cura di Domenica Triulci, Carmela Caratozzolo e Giuseppe Frosina unisce le molteplici forme d’arte dalla pittura al cinema, dalla fotografia alla danza, dalla scrittura al teatro, proposte dal collettivo aperto a tutti.

Un’idea dunque che vuole avere continuità con le richieste della Comunità Europea di rivalutare tutti i luoghi di cultura presenti nel nostro Paese, in occasione delle Giornate promosse dalla Comunità Europea per il Patrimonio. “Camminiamo, respiriamo, cantiamo, disegniamo, scolpiamo, dipingiamo, suoniamo, fotografiamo, balliamo, produciamo pensieri, parole, immagini, eventi.  – spiega il collettivo – Noi ci muoviamo e ci muoveremo in difesa del diritto di vivere e crescere con la cultura per renderci consapevoli, coscienti, vigili e partecipi”.

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