Fukushima l’incidente causato da errore umano

La commissione parlamentare d’inchiesta sul disastro di Fukushima si è conclusa. Secondo la relazione finale, la causa dell’incidente, oltre al sisma e allo tsunami, è da ricercarsi in diversi errori umani. L’accusa non è rivolta al singolo tecnico, ma ad una serie di organi predisposti alla sicurezza che non hanno funzionato. Nella relazione si legge testualmente che: «È chiaro che questo disastro è stato causato dall’uomo.

I governi, le autorità di regolamentazione e la Tepco hanno mancato di senso di responsabilità nel proteggere le vite delle persone e della società». Inoltre sempre nel testo emergono tutte le incongruenze e le incomprensioni fra Governo, authority i e la Tepco: «per la mancanza di governance tra di loro.

Nella realtà, l’11 Marzo la centrale nucleare di Fukushima era in condizioni vulnerabili che non garantivano di far fronte al terremoto e allo tsunami. Pur avendo una serie di opportunità di adottare misure, le autorità di regolamentazione e la Tepco hanno deliberatamente rinviato le decisioni, non hanno intrapreso azioni di tutela». Si legge ancora nella relazione: «L’Authority pubblica di controllo e la Tepco, la società proprietaria della centrale, erano consapevoli dal 2006 del rischio di un black out completo di Fukushima in caso di tsunami e della possibilità di danneggiamento dei reattori.

La Tepco non ha preso le misure necessarie prima dell’11 Marzo. Gli esperti poi fanno riferimento a enormi problemi di organizzazione e formazione all’interno della Tepco: «operai obbligati a lavorare al buio, alla sola luce di lanterne, sfiducia del governo nei confronti della Tepco e risposta lenta»

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