Da Goletta Verde solo dati attendibili

legambienteDopo le polemiche dei giorni scorsi e il dibattito con Scopelliti, Legambiente Calabria interviene sul “sospetto” finanziamento da parte della Regione Calabria nel corso della passata legislatura Falcone: da sempre super partes, non facciamo sconti né a destra né a sinistra . L’appello al governatore: adesso si proceda a convocare il tavolo di confronto In merito al caso “Goletta Verde” e alle notizie pubblicate dalla stampa nei giorni scorsi circa un “sospetto” finanziamento della Regione Calabria nel corso della passata legislatura, Legambiente Calabria ritiene doveroso intervenire per sgombrare il campo da equivoci e inesattezze. Come noto, s’è discusso dello stato del mare calabrese nel corso di un incontro pubblico svoltosi a Tropea alla presenza del governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti. Nell’incontro, pur nella diversità di opinioni, s’è fatta chiarezza sul ruolo e sulla scientificità dei dati di Goletta Verde. Un confronto democratico e corretto, durante il quale s’è anche discusso circa la collaborazione tra Legambiente e Regione Calabria negli anni 2006-2009. L’incontro si è concluso con l’accoglimento della proposta del Cigno Cerde di un tavolo comune per studiare le misure necessarie a migliorare lo stato critico della depurazione calabrese al fine di tutelare la salute del mare. Tema e questione centrale a cui teniamo e pretendiamo si diano risposte immediate, più che il rincorrere le streghe in polemiche e colpi di comunicati stampa ed articoli ad effetto. L’imparzialità di Legambiente e di Goletta Verde non si discute e non lo consentiamo a nessuno, a testimoniarlo è la sua storia trentennale in cui non si è fatto sconto a nessuno, basta ripercorrere i dati di Goletta Verde anche negli anni 2006-2009 in cui la Regione Calabria ci ha chiesto di collaborare attraverso 4 campagne regionali di informazione e sensibilizzazione per la tutela del mare. Nel 2007 consegnammo ieri come oggi (ed anche l’anno scorso all’assessore all’ambiente Pugliano) la bandiera nera all’allora consigliere regionale on.le Domenico Tallini (Udeur) in quanto si era distinto per lo stralcio dell’art. 58 bis della modifica della legge urbanistica regionale che prevedeva il vincolo di inedificabilità sulla costa. Ieri come oggi nel 2009 Maglia nera per inquinamento alla Calabria (con 15 punti critici, 1 ogni 47 km di costa). In riferimento alle analisi di Goletta Verde abbiamo nel corso anche di quegli anni evidenziato le forti criticità che continuano a caratterizzare tutt’oggi il sistema depurativo e fognario della Calabria. Ad ogni buon conto alleghiamo i comunicati stampa di quegli anni a riprova dell’assoluta imparzialità di Legambiente. Legambiente è un’associazione apartitica che non fa sconti né a governi di centrodestra né a governi di centrosinistra, per cui non accettiamo etichette partitiche o di coalizione: la nostra imparzialità non è in vendita e la nostra autonomia non è contrattabile, questo è un assioma, un principio ed un valore che ci dà la credibilità e l’attendibilità delle nostre battaglie trentennali. La collaborazione con la Regione è iniziata nel 2006 con la sottoscrizione di un accordo triennale (2006/2008) e prorogato anche per il 2009 per la realizzazione della campagna “Occhio alle Coste- iniziative di informazione e sensibilizzazione per la tutela del mare di Calabria”. Sono state svolte attività di educazione ambientale e promozione del mare attraverso una serie di tappe che hanno interessato tutta la Regione. Protagonisti delle varie tappe centinaia di ragazzi saliti a bordo di goletta accolti da esperti ed educatori di Legambiente, che hanno raccontato le valenze del mare, le eccellenze calabresi attraverso percorsi ludico-didattici, mostre, proiezioni di materiale scientifico-divulgativo ed altro materiale informativo per far toccare con mano l’importanza del mare e della sua tutela. Il periplo delle coste calabrese è durato un mese e più. Nel 2006, la prima tappa avvenne il 28 maggio a Cetraro alla presenza dell’allora ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio ed ha coinciso con la campagna nazionale di spiagge e fondali puliti. Nel corso delle campagne sono state toccate quasi tutte le località costiere calabresi: da Cetraro a Corigliano, da Gizzeria – Falerna a Scilla, da Sant’Andrea Apostolo – Stalettì a Saline Joniche, da Cirò-Crotone a Tropea a Gioia Tauro. Nel corso delle varie edizioni abbiamo incontrato tantissimi cittadini, operatori del settore, albergatori, pescatori, associazioni di categoria, turisti, amministratori locali e tantissimi studenti: nel solo 2008 abbiamo invitato 92 scuole calabresi per un totale di 3.628 alunni. Abbiamo parlato con il territorio avvicinandolo alle problematiche del mare per rendere consapevoli tutti sul rispetto dell’ambiente e far crescere il senso civico e la responsabilità dei cittadini e degli amministratori a cui compete trovare le soluzioni e mettere in campo le azioni. Le iniziative si sono svolte nei mesi precedenti l’inizio della stagione estiva (nei mesi di aprile-giugno). Su sollecitazione dell’Assessorato regionale all’ambiente della Giunta Loiero, ci è stato proposto di “utilizzare” il marchio di Legambiente e di Goletta Verde come valore aggiunto per la promozione, attraverso una campagna di informazione e di partecipazione popolare, delle iniziative della Regione Calabria per la tutela e la protezione delle zone costiere e marine che – opportunamente recuperate – potevano e possono ancora rappresentare un elemento strategico per la crescita e lo sviluppo del territorio. E’ bene ricordare che la legislatura Loiero era iniziata con le pubbliche scuse fatte dal Presidente della Regione ai turisti sullo stato del mare, e contestualmente è stato chiesto un aiuto per far uscire la Calabria da questa situazione. La nostra disponibilità ad accettare la sfida e a collaborare è stata immediata. Questo a riprova della generosità dimostrata da Legambiente verso una Regione di cui conoscevamo le difficoltà, anche di credibilità politica e comunque abbiamo inteso fornire il nostro contributo convinti che questo avrebbe favorito azioni mirate di intervento da parte degli Enti locali, attraverso le quali le coste calabresi avrebbero potuto essere sottratte alla speculazione e all’abbandono, per essere inserite in un contesto di sviluppo che guardasse alla sostenibilità e alla fruibilità. Auspichiamo che si eviti di rincorrerci invece di affrontare il problema vero che è la scarsa efficienza del sistema fognario e della depurazione calabrese, che per noi rappresenta il cuore del problema.

Francesco Falcone

Presidente Legambiente Calabria Onlus

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