STALLO!!!

Beppe Grillo

Il famoso coniglio dal cilindro, per ora non è ancora saltato fuori, anzi le indecisioni e le prese di posizione, si fanno sempre più forti e numerose man mano che il tempo passa.
Sulla rete imperversano battute sul famoso “giaguaro da smacchiare”, e a parte le battute e l’ironia, da ridere ce ne poco tempo.
L’agenda del futuro governo dovrà andare a vanti per tappe forzate, perché in un mese bisognerà creare la nuova squadra di governo, nominare le varie cariche del parlamento e del senato per arrivare infine all’elezione del nuovo presidente della repubblica.
Chi sembra dettar legge oggi è il M5S per voce del suo leader e fondatore, Beppe Grillo…
Il suo proposito è di non entrare per nulla a patti ne con il PD di Bersani e nemmeno col PDL di Silvio Berlusconi.
Grillo dichiara che per le consultazioni al quirinale andro’ io dichiarando : “Sono il garante, ma anche il capo politico del movimento”.
Continua le sue “arringhe” con affermazioni sulle grandi opere promettendo : “Se non ci sono i soldi non si fanno le grandi opere; In Sicilia – ha sottolineato l’ex comico – non hanno le strade, non ci sono neanche le linee ferroviarie normali. Chi lavorava alla Tav perderà il lavoro ma – ha concluso Grillo – gli daremo il reddito di cittadinanza”, ci si domanda con che soldi, con quali fondi e di quanto sia la consistenza di questo “reddito di cittadinanza”, dato che ormai anche la cassaintegrazione ordinaria e straordinaria fanno fatica a darla, in special modo dopo l’ultima “riforma Fornero” del “grande governo tecnico”, senza il quale il nostro paese sarebbe andato a rotoli…. Ma lasciamo l’ironia al suo posto, non è il momento ne il luogo.
Ultime notizie danno una specie di ribellione interna al M5S alla decisione di Beppe Grillo di escludere qualsiasi forma di dialogo con il Pd e il suo segretario Pierlugi Bersani. Alcuni attivisti chiedono perché non sia stata interpellata la base del Movimento prima di prendere una decisione così importante. Nel dibattito si inserisce anche Giuditta Pini, neo deputata nel Movimento 5 Stelle affermando: “Sarò stupida e ottusa ma credo che la stragrande maggioranza degli elettori del Movimento 5 Stelle sia più responsabile del loro leader, e che gli eletti, arrivati ad essere il primo partito d’italia, vogliano vedere un reale cambiamento del Paese attraverso la politica. Credo e spero che gli elettori del M5S siano meno tatticisti e più pragmatici del loro leader. La campagna elettorale è finita”.
Una dichiarazione del genere fa’ pensare che all’interno del movimento stesso, non ci sia tutta la serenità e la coesione che si voglia far credere, e come già successo in passato, potranno esserci delle defezioni e dei passaggi di schieramento che non si potranno evitare, forse da qui riusciranno a far saltar fuori il famoso coniglio dal cilindro, trovando o i numeri per una maggioranza di centro-sinistra o di centro-destra….
Diciamo che possiamo considerarci punto e a capo, e che per risolvere i problemi non servono solo i “voti di protesta” ma anche quel catalizzatore che li concentri, ma che sia in grado di poter gestire la situazione.
Purtroppo una volta esistevano le famose “scuole di politica” cui venivano istruiti e fatti crescere i futuri dirigenti sia del PCI che della DC, oggi manca proprio questa substrato, dopo 20 anni e piu’ dallo scioglimento e della DC, del PCI e dello stesso MSI, nessuno ha più fatto crescere le nuove leve trovandoci in questa situazione di stallo e mancanza di clesse dirigente…
Vedremo a cosa arriveranno i nostri politici.

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About the Author: Carlo Viscardi