Sierra Leone, scoperti 150 nuovi casi di ebola e settanta morti dopo tre giorni di quarantena

Il virus Ebola fa sempre più paura: centocinquanta nuovi casi di Ebola e settanta cadaveri sono stati scoperti in Sierra Leone dopo tre giorni di quarantena. Questo è quanto ha appena annunciato il governo del Paese africano, dove trentamila volontari sono andati di casa in casa per istruire i cittadini sulle misure di prevenzione del virus, ma nonostante ciò l’epidemia ha causato altri morti e ulteriori casi di infezione in Sierra Leone. Per questo motivo il governo locale potrebbe estendere il coprifuoco nel Paesesierra leone ebola quarantena imposto venerdì scorso per 72 ore, una specie di quarantena per la popolazione durante la quale possono circolare solo le forze dell’ordine, i volontari ed i medici. Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità, in Africa occidentale, sono oltre 5.300 i casi accertati di Ebola ed oltre 2.600 i morti, invece tra i paesi più colpiti c‘è anche la Guinea. L’assemblea generale dell’Onu ha adottato per consenso una risoluzione con la quale gli Stati membri esprimono “grande preoccupazione per la diffusione del virus Ebola in Africa occidentale e per il rapido deterioramento della situazione”. Il documento appoggia l’intenzione del segretario generale Ban Ki-moon di istituire una missione per l’emergenza, chiede ai Paesi membri e all’intero sistema Onu di “fornire il proprio pieno sostegno”. “Ebola non è solo un’epidemia e un’emergenza sanitaria, ma è una crisi umanitaria, sociale, economica, e una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale”, sostiene il direttore dell’Oms, Margaret Chan, al Consiglio di Sicurezza Onu. “Per contrastare la diffusione del virus – ha aggiunto il coordinatore delle Nazioni Unite per l’emergenza, David Nabarro – serve una risposta internazionale 20 volte maggiore di quella attuale”.

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About the Author: Giulio Borbotti