Siria, le “jihadettes” dell’Isis: ragazze britanniche a capo della polizia segreta e dei bordelli per prigioniere

In base a quanto riporta la stampa internazionale e soprattutto inglese, sarebbero almeno 60 le donne britanniche che sono fuggite in Siria e che adesso comandano la temibile polizia segreta dello Stato islamico. Tutto ciò avviene precisamente nella capitale siriana del califfato dell’Isis, cioè a Raqqa, dove le donne ingIsis jihadetteslesi convertite all’Islam: ordinano esecuzioni, frustano i condannati e gestiscono i bordelli dove sono imprigionate le donne yazide catturate dai terroristi e violentate ogni giorno. Si tratterebbe della brigata siriana Al-Khansa, a capo della quale ci sarebbe una ragazza scozzese di vent’anni fuggita di casa lo scorso febbraio. Le appartenenti a questa organizzazione, in quanto donne, possono frugare e spiare le vesti di ogni ragazza della città con pistole e pugnali nascosti sotto quei lunghi abiti tipici islamici, punendo chiunque abbia un velo di materiale sbagliato o indossi scarpe che non siano di colore nero, ma soprattutto si occupano anche della gestione dei bordelli dove le schiave del sesso vengono vendute a circa 30 euro ciascuna.

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About the Author: Giulio Borbotti