Anassilaos: “Il Nord incontra il Sud Italia”. Martedì 1- 03 alle 17,30 presso la Sala di San Giorgio al Corso

A3Un duplice anniversario per l’Autostrada del Sole o A1 o Autosole che dir si voglia da Milano a Napoli e per l’ A3 Napoli-Reggio Calabria, che ne rappresenta il secondo tronco, di recente ritornata all’attenzione dei mass media grazie alla promessa del Presidente del Consiglio dei Ministri di inaugurarne l’infinito processo restyling entro il prossimo mese di dicembre. Al  19 maggio del 1956 risale infatti la posa della prima pietra dell’A1, poi completata in un breve volgere di anni (1956-1964,) e al 1966 l’inaugurazione del primo tratto dell’ A3 da Salerno a Lagonegro che nel 1972 avrebbe raggiunto Reggio Calabria.    All’evento l‘Associazione Culturale Anassilaos dedica un incontro sul tema “Il Nord incontra il Sud Italia” che si terrà martedì 1° marzo alle ore 17,30 presso la Sala di San Giorgio al Corso con l’intervento di Claudio Sergi, responsabile giovanile Sezione Architettura e Design, appassionato ricercatore di documenti cartacei e visivi capaci di ricostruire le vicende recenti dell’architettura e dell’ingegneria del nostro Paese. L’idea di una autostrada capace di collegare il Nord al Sud d’Italia viene maturando nei primi anni Cinquanta. L’Italia, sia pure con fatica, sta ricostruendo il suo apparato industriale e il sistema di comunicazioni dopo le immani distruzioni della Guerra.  Le vie di comunicazione terrestri sono insufficienti. I collegamenti con i centri urbani difficili e i tempi di percorrenza lunghi.  Per percorrere l’itinerario da Milano a Napoli  occorrono ben due giorni di viaggio, un’odissea infernale. Il Paese, che prepara il boom economico dei primi anni Sessanta, ha bisogno di un cambiamento radicale; le città devono poter  essere più vicine e  i collegamenti ed i tempi di percorrenza brevi. Lo scopo non è soltanto quello di unire il paese ma di favorirne la crescita economica senza dimenticare che il cantiere autostrada offrirà opportunità di lavoro a tante maestranze impegnate ella realizzazione di una impresa di cui oggi si fatica a comprendere l’importanza. L’idea di costruire una via in grado di unire una volte per tutte il nord e il sud del paese sembra a tutti un’impresa quasi impossibile. Le risorse sono insufficienti e scarsa l’ esperienza, ma l’ingegner Fedele Cova, Amministratore delegato della Società Autostrade è convinto di potercela fare insieme ad un gruppo scelto di professionisti. Per otto anni dunque  un esercito di uomini lavora con grande determinazione e professionalità trasformando il sogno in realtà. La loro è una storia piena di coraggio, creatività, audacia. A dispetto dello scetticismo generale, vengono costruiti 113 viadotti sospesi, 572 cavalcavia, 38 gallerie, 57 raccordi. In totale 755 chilometri di strada da Milano a Napoli. Qualche anno dopo sarà la volta della Calabria con la Salerno-Reggio Calabria,  grazie all’impegno di Giacomo Mancini, Ministro dei Lavori Pubblici dal 1964 al 1968 ed esponente politico di primo piano nell’Italia del Centrosinistra.

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