27\10\2016 1:28 – Il campanile di Amatrice, e le sue lancette ferme sull’ora in cui il terremoto ha colpito, è ancora un’immagine talmente forte da rendere il ricordo di quella notte così recente da risvegliare in noi l’ansia e la paura vissute in quei tragici momenti. A questa parentesi così drammatica per il Centro Italia, e per l’intero Paese, va ad aggiungersi un altro episodio altrettanto devastante. Infatti, è di qualche ora fa la registrazione di una serie di forti scosse di terremoto nel cuore dell’Italia, di cui due di particolare rilevanza: magnitudo 5.4 e 5.9 della scala Richter, più una terza registrata alle ore 23:42 di magnitudo 4.5. Questa volta l’epicentro viene individuato nel Maceratese, più precisamente ad Ussita (5.9) e Castelsantangelo sul Nera (5.4 e 4.5). La terra inizia a tremare a Castelsantangelo alle ore 19:10, gli effetti sono indescrivibili. Seguono 35 scosse di intensità medio bassa fino alle 21:18, quando un’altra forte scossa interessa Ussita. In tutto, sono un’ottantina le scosse dello sciame sismico che sta interessando le province di Macerata, Perugia e Rieti. Il terremoto, però, si fa sentire anche tra Pisa, Roma e la provincia di Ascoli Piceno. Ancora troppo buio per poter constatare gli effettivi danni, mentre la Protezione Civile invita gli abitanti dei centri colpiti dal sisma di restare in strada. Secondo le prime dichiarazioni rilasciate dal presidente Curcio, la situazione apparirebbe “meno grave del previsto”. Al momento si contano feriti, una sola la vittima individuata: un 73enne morto per un infarto causato dalla grande paura. Evacuati tre ospedali della provincia, mentre resta ancora alto l’allarme per possibili scosse di assestamento di potenza rilevante. Disperate le testimonianze dei sindaci dei comuni colpiti: scenario “apocalittico”. Il 26 ottobre diventa così un’altra terribile data, mentre a quella di Amatrice va ad aggiungersi l’immagine del crollo campanile della chiesa di Santa Maria, di Camerino.
