Aeroporto dello Stretto, non c’è molto da festeggiare. Sembra lo scalo di un paesino

07.30 – L’Aeroporto dello Stretto pare che continuerà a funzionare più o meno come sta facendo. Ma è questo l’Aeroporto che si merita la Città Metropolitana di Reggio Calabria? Uno scalo che dovrebbe (nelle intenzioni) soddisfare anche parte della domanda siciliana dell’altra area metropolitana dirimpettaia (Messina)?.  Cioè , dobbiamo gioire perché Alitalia, dopo lunghe estenuanti trattative, ci degni della sua presenza in loco e con voli ed orari da paesello di provincia e non da città più grande e popolosa dell’intera Calabria?… E’ questo l’interrogativo che tutti i reggini, politici e politicanti in primis dovrebbero porsi per trovare eventualmente le soluzioni adeguate affinché Reggio Calabria abbia l’Aeroporto che si merita. Ci meritiamo un solo collegamento con le due città più importanti d’Italia, Roma e Milano, tra l’altro ad orari molto poco funzionali per chi si sposta per lavoro o per motivi di salute?! Non solo un accordo un po’ traballante sembra che sempre che occorrano riunioni su riunioni per poi ottenere un minimo “sindacale” quasi un’elemosina. Certo Alitalia, è una compagnia privata ormai, ma ha “guadagnato” (pur essendo in perdita) sempre molto in Calabria agevolata dal panico che un suo spontaneo allontanamento dalla scalo reggino avrebbe ingenerato  in chi governa e in chi è governato e tenendo tutti sotto scacco. Reggio Calabria, Città Metropolitana, così  com’era nella mente di chi tanto si battè all’epoca, tale Giuseppe Scopelliti, perché Reggio venisse inserita nella cerchia delle “prescelte” si merita una programmazione aeroportuale di lungo periodo, in modo da assistere il settore turistico. Quest’ultimo  era stato individuato  dalle passate amministrazioni ed è stato confermato da quelle attuali come volano dell’economia non solo cittadina. Ma come può assurgere a questo ruolo? Nella costante precarietà e nell’elemosina (pagata a caro prezzo) in cui versa l’Aeroporto Tito Minniti ed i suoi collegamenti aerei. Una scossa alla situazione può essere data adesso dalla nuova società di gestione che ha vinto il bando, la SACAL, sperando che si cominci in tempi brevi ma l’attenzione delle istituzioni e dei suoi rappresentati (Oliverio e Falcomatà) non può e non deve sparire perché precise responsabilità politiche derivano dalle proposte che partorirà la nuova gestione. Reggio Calabria si merita un Aeroporto con Compagnie Grandi e Low cost, non solo le une e non solo le altre, con nuove rotte studiate sui flussi di transito e create ad hoc per soddisfare momentanee necessità… Ne gioverebbe l’intera regione.. senza perdersi in fantasiosi progetti di costruzione di nuove infrastrutture, i nuovi ed eventuali aeroporti sarebbero delle cattedrali nel deserto per di un territorio che allo status quo, non ha mai visto tanta povertà così diffusa… Occorre concentrasi e migliorare quello che già esiste cercando di far lavorare le figure professionalmente competenti senza portare avanti idee strampalate ed avulse dalla realtà economico sociale della Calabria.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.