Lo ha ribadito il ministro alla Scuola di perfezionamento Interforze. Su Manchester e Torino: connessione non investigativa ma emotiva
«La minaccia terroristica è radicata e cambia rapidamente. Per questo la formazione delle forze di polizia ha una importanza cruciale per affrontare questa sfida». Lo ha detto oggi il ministro dell’Interno, Marco Minniti, intervenendo alla cerimonia della conclusione del corso di formazione alla Scuola di perfezionamento per le Forze di polizia a Roma. Questa sfida – ha proseguito il ministro – continua a evidenziare, dopo i recenti fatti di fine maggio e inizio giugno, un carattere di irriducibilità con tutte le modalità di attacco avvenute sia quelle a prevedibilità zero, sia quelle a carattere più strutturato. Poi, riferendosi ai fatti avvenuti la sera della finale di Champions League, Minniti ha sottolineato che «l’attentato di Manchester non ha nulla a che vedere con quanto è accaduto a Torino, ma tra i due eventi c’è una connessione non investigativa ma emotiva». «Il terrorismo jihadista – secondo il titolare del Viminale – ha l’obiettivo di massimizzare il terrore, di colpire dove è possibile e di infondere paura. E’ un tema con il quale siamo chiamati a misurarci e con il quale dovremo misurarci sempre di più: tutti coloro i quali sono impegnati nel contrasto al terrorismo devono affinare sempre di più le tecniche investigative ma allo Stato, alle istituzioni e alle Forze dell’ordine in genere spetta aiutare i cittadini ad affrontare e a superare il demone della paura».
fonte — http://www.interno.gov.it
