La degenerazione maculare senile si può curare con le staminali

La degenerazione maculare è  una condizione legata per lo più  al processo di invecchiamento dell’occhio.Nel mondo occidentale rappresenta una delle cause più frequenti di cecità. Circa il 20% della popolazione ne è colpita, con prevalenza per il sesso femminile. Con l’invecchiamento,  riducendosi l’apporto di sangue e di elementi nutritivi, i tessuti della retina si deteriorano e si assottigliano: al di sotto della macula si accumulano dei depositi di colore giallo che alterano la funzionalità delle cellule deputate alla visione centrale. Tali cellule, scarsamente nutrite dai capillari della retina centrale, si atrofizzano.La macula  è formata  infatti da coni e bastoncelli che percepiscono la luce, e dietro questi vi è uno strato di cellule chiamato epitelio pigmentato retinico. Quando questo strato di supporto si indebolisce, causa degenerazione maculare e cecità. I medici britannici del Moorfields Eye Hospital di Londra  hanno però escogitato un modo per costruire un nuovo epitelio pigmentato della retina, impiantandolo chirurgicamente nell’occhio di un uomo di 86 anni e di una donna di 60. La tecnica, pubblicata su ‘Nature Biotechnology’, si basa appunto sull’uso di staminali embrionali, cellule  del corpo umano, convertite in cellule dell’epitelio pigmentato della retina e ‘incorporate’ in una sorta di impalcatura per tenerle in posizione. Un ‘patch’ composto da uno strato di cellule, spesso circa 40 micron, lungo 6 mm e largo 4 mm.Nel corso dell’operazione, della durata di circa due ore, il tessuto è stato posto sotto le aste e i coni della retina, nella parte posteriore dell’occhio. Il chirurgo Lyndon da Cruz, spiega alla Bbc on line: “Abbiamo ripristinato la visione di due pazienti, nei quali è stato operato un solo occhio. E’ un sistema incredibilmente eccitante: quando si invecchia, alcune parti del corpo smettono di funzionare e per la prima volta siamo riusciti a prendere una cellula e a trasformarla in una parte specifica dell’occhio, quella che sta perdendo ‘colpi’, ottenendo il ritorno della visione”.Tuttavia, specifica l’esperto non si tratta ancora di una vera e propria ‘cura’: finora i pazienti hanno ottenuto una visione migliore nell’occhio trattato per la durata di un anno. Sono passati dal non essere in grado di leggere con l’occhio malato, a leggere da 60 a 80 parole al minuto o guardare un film alla televisione. Altri otto pazienti prenderanno parte a questa sperimentazione clinica, che dovrà anche appurare se le cellule trapiantate possano in qualche modo nuocere,  sebbene finora non ci siano stati segni in questo senso.

MS

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