Imprese. 8158 Fallite nei primi 9 mesi del 2018

Professionisti per identificare segnali crisi. Oggi punto a uninfortunato

(DIRE) 13 Feb. – Nei primi 9 mesi del 2018 in Italia sono fallite 8.158 imprese contro le 8.656 dello stesso periodo dell’anno precedente, con una diminuzione di fallimenti anno su anno pari al 5,8% a livello nazionale. Le regioni con il maggior numero di fallimenti sono la Lombardia (1.844), il Lazio (1.078) e la Toscana (666), con la Campania al quarto posto con 662 casi di fallimento (Fonte: Cribis 2019), di cui 69 a Benevento e provincia, contro le 59 dell’anno precedente. Dai dati che indicano ancora la sussistenza crisi, emerge l’importanza di identificare precocemente le spie dello stato di difficolta’ delle aziende, cosi’ come prevede il nuovo Codice della Crisi d’impresa, che entrera’ in vigore il prossimo anno in sostituzione della Legge Fallimentare. Figura cruciale per identificare i segnali di crisi e’ il professionista al cui ruolo e’ stato dedicato il convegno ‘I profili deontologici del professionista secondo le varie competenze’ che si e’ svolto all’Universita’ Giustino Fortunato. Un appuntamento quello di oggi propedeutico al corso di alta formazione in ‘Diritto delle crisi di impresa’, organizzato dall’Ateneo telematico sannita con il patrocinio dalla Scuola Superiore dell’Avvocatura. “Ai professionisti, che siano sindaci o revisori, e’ affidato il compito di far partire la procedura di allerta per gestire la crisi e per questo avranno una grande responsabilita’ sulle spalle”. A sostenerlo Giovanni Negri, giornalista de Il Sole 24 ore, che ha aggiunto: “Si tratta di un intervento normativo importante sia sul piano formale, perche’ inserisce in un’unica legge temi oggi dispersi in leggi speciali, sia sul piano sostanziale, perche’ inserisce misure nuove, come quelle di allerta e disciplina, e materie finora trascurate dal nostro ordinamento giuridico, come quella dei gruppi di imprese. Inoltre rinnova in maniera significativa istituti gia’ esistenti come il concordato preventivo”. Il nuovo Codice – che istituisce presso il ministero della Giustizia un Albo dei soggetti destinati a svolgere su incarico del tribunale le funzioni di curatore, commissario giudiziale o liquidatore nelle procedure previste – presenta alcuni punti di debolezza: “Manca, ad esempio, la riforma della banca rotta”, come ha precisato Negri, che ha curato il Focus del quotidiano economico del 23 gennaio sul Codice della Crisi d’impresa. “La riforma – ha dichiarato Stefania Pacchi, responsabile del corso di alta formazione in Diritto delle crisi di impresa e Ordinario di diritto commerciale all’Universita’ di Siena – rappresenta anche un’opportunita’ di lavoro per i professionisti quali avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro”. Si prevede, ha aggiunto Pecchi, “un Albo degli incaricati professionisti che hanno maturato specifiche competenze nel settore delle procedure concorsuali e che abbiano effettuato adeguata formazione e aggiornamento. Inoltre tutte le societa’ a responsabilita’ limitata con oltre 10 dipendenti dovranno dotarsi di un organo di controllo”. Il Presidente della sezione civile del Tribunale di Benevento, Michele Monteleone, si e’ soffermato sui dati relativi alla crisi di impresa a Benevento e provincia compreso il territorio di Ariano Irpino, (poiche’ l’ex Tribunale e’ stato accorpato dal Tribunale di Benevento). In quest’area, ha detto, “nel 2018 sono fallite 69 imprese, mentre nel 2017 ne erano fallite 59”. Tuttavia secondo Monteleone, “e’ un dato che non va letto negativamente perche’ negli anni precedenti fallivano circa 100-120 imprese all’anno”. Due i fattori alla base del miglioramento: “le aziende che si sono appropriate dei segmenti di mercato lasciati liberi dalle imprese fallite in precedenza hanno avuto una espansione, mentre quelle che hanno percepito i segnali di crisi e hanno usato gli strumenti previsti per gestirla e superarla, come gli accordi di ristrutturazione, l’hanno gestita bene. Altresi’ – ha sottolineato Monteleone – si e’ registrata la contrazione dell’utilizzo del Concordato preventivo alla luce dell’introduzione di limiti piu’ restrittivi per l’ammissione a questo istituto giuridico”. Fra gli altri relatori del convegno hanno partecipato anche: Anna Losurdo, consigliere del Consiglio nazionale forense (Cnf); Carlo Orlando, consigliere Cnf,Michele Monteleone, presidente sezione civile del Tribunale di Benevento, con il coordinamento della professoressa Stefania Pacchi. L’inizio del corso di alta formazione in Diritto delle crisi d’Impresa e’ calendarizzato per il 6 marzo, nella sede di Benevento dell’Universita’ Giustino Fortunato, e termina il 17 aprile 2019, con l’Osservatorio dei Giudici. (Cac/ Dire) 18:27 13-02-19

banner

Recommended For You

About the Author: PrM 1