Presto liberi i minatori cileni

Procede regolare ma con qualche colpo di scena il salvataggio dei minatori cileni, imprigionati nella miniera di San Josè a 700 metri nel sottosuolo. Dopo le notizie stravaganti di ieri che avrebbero voluto il ritrovamento di un massiccio filone aureo da parte delle trivelle escavatrici che stanno perforando e costruendo un pozzo parallelo, in modo da poter calare finalmente la capsula di salvataggio chiamata  “Fenice”.

Oggi le trivelle hanno superato la quota 550 metri e si lotta contro il tempo poiché alcuni dei minatori cominciano a risentire del troppo tempo trascorso sotto terra. Sarà infatti un medico una delle prime persone che scenderà per visitare e decidere chi dovrà risalire e quando.

Le famiglie si erano costituite parte civile in questa disgrazia contro i proprietari della miniera, che sembravano ormai falliti, ma la situazione si è totalmente ribaltata con la scoperta  del giacimento  d’oro, che di fatto li renderà miliardari. Speriamo di poter comunicare presto l’avvenuto contatto tra la sonda e i minatori e di potervi raccontare le loro emozioni e quelle dei loro cari a liberazione avvenuta.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.