2013: “Pareggio di bilancio, come previsto dagli impegni europei”

“L’Italia rispetterà i saldi di bilancio previsti nella manovra finanziaria,che porteranno al pareggio di bilancio nel 2013 come previsto dagli impegni europei”. Lo assicura il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, prima di lasciare Parigi dove ha preso parte al vertice sulla Libia. Non dovrebbero esserci problemi per l’approvazione della manovra in Parlamento, e al momento delle votazioni il Premier è convinto che le cose andranno per il verso giusto. Fisco, mercato del lavoro, liberalizzazioni e Costituzione, i punti fermi della riforma finanziaria anticipata per il 2013, anticipazione utile per rendere effettivi gli interventi previsti dalla manovra.Non poche critiche e scetticismo si riscontrano nei confronti dei metodi che si vogliono utilizzare per raggiungere il pareggio, il timore infatti è quello che ci sia una sorta di discriminazione nei confronti dei “più deboli”,ma analizzando i quattro punti che elencano il progetto si dovrebbe auspicare al meglio e non al peggio. Tuttavia al di là dei conti pubblici e del settore crescita, la “voce” più temuta è indubbiamente quella che riguarda la Riforma della Costituzione,perché sembra si voglia stravolgere il senso dell’intero dettato Costituzionale,andando a minare il concetto di iniziativa economica privata e inserendo “il criterio del pareggio di bilancio” (per certi versi già contenuto tra le righe dell’art 81). Pronostici e perplessità saranno all’ordine del giorno in questo periodo, circa i tagli e le misure previste,ma si deve cercare di guardare la riforma nella prospettiva meno spiacevole, pensando “al bene dell’Italia” spesso messo in secondo piano se non addirittura sottovalutato.

Annamaria Milici

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