Il settore turistico delle crociere ha retto alla vicenda della Concordia

Le crociere in Italia nel 2012 hanno tenuto, non vi è stato un effetto Concordia: nonostante la crisi economica, si è registrata nel complesso una leggera flessione del comparto per quanto riguarda la movimentazione complessiva di passeggeri (-4,2%), ma il buon andamento del secondo semestre dell’anno ha consentito al settore di allinearsi sui dati del 2011. Lo ha sottolineato oggi a Genova Francesco Di Cesare, Presidente di Risposte Turismo, nel corso della presentazione dell’Italian Cruise Day, appuntamento-chiave dedicato alle crociere, in programma a Genova il prossimo 5 Ottobre. Vi parteciperanno i principali operatori del settore, da Costa Crociere a Msc, da Royal Caribbean a Fincantieri. La tragedia del Giglio – ha detto Di Cesare, considerato in Italia uno dei massimi esperti del settore – ha influito nei primi mesi del 2012, dove la flessione rispetto allo stesso periodo del 2011 è stata del 10,8%. Ma il secondo semestre ha fatto registrare un recupero significativo. Nel 2011 i passeggeri movimentati erano stati 11 milioni 508.273; nel 2012 le proiezioni complessive parlano di 11 milioni 26.692, per una flessione contenuta al 4,2%. Questa percentuale – è stato precisato – è stata valutata sulle stime dei sette porti italiani principali per quanto riguarda il movimento passeggeri: Civitavecchia, Venezia, Napoli, Genova, Livorno, Messina e Ravenna, realtà che da sole hanno rappresentato il 70% della movimentazione passeggeri avvenuta nel 2011. Proprio in riferimento a questi dati, il 2013 dovrebbe registrare una crescita del 4,5% in termini di passeggeri. “Per la seconda edizione dell’ Italian Cruise Day – ha detto Di Cesare – presenteremo, tra l’altro, la ‘Casa dei Porti’, dove le realtà portuali italiane potranno presentare i loro progetti”.

Giuseppe Dattola

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