I musulmani italiani nelle sinagoghe per una responsabilità condivisa

Si rinnova anche quest’anno il saluto della CO.RE.IS. in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica

giornata cultura ebraicaAnche quest’anno la CO.RE.IS. ha partecipato alla Giornata Europea della Cultura Ebraica, giunta alla sua XIV edizione in 29 paesi, portando questa mattina un saluto da parte dei musulmani italiani nelle sinagoghe delle principali comunità ebraiche del nord Italia fra cui Milano, Torino, Genova, Venezia e Verona. A Milano una delegazione guidata dal presidente della CO.RE.IS., Shaykh ‘Abd al-Wahid Pallavicini, assieme al direttore ‘Abd as-Sabur Turrini e al responsabile della sezione giovani Mustafa Roma è stata calorosamente accolta dal rabbino capo Rav Alfonso Arbib e dal presidente Walker Meghnagi, rinnovando la disponibilità a realizzare iniziative volte al dialogo assieme alle istituzioni locali, per le quali erano presenti lo stesso sindaco Giuliano Pisapia, il presidente della Provincia Guido Podestà e il nuovo prefetto Francesco Paolo Tronca. Così come a Milano, anche nelle altre città le del egazioni della CO.RE.IS. sono state accolte in un clima di grande fratellanza, confermando così una vicinanza spirituale che ispira un dialogo interreligioso condiviso ormai da decenni sia in Italia che nel mondo. A Genova il rabbino capo rav Giuseppe Momigliano, con il vice presidente della comunità Ariel Dellostrologo, ha sottolineato come il dialogo fra gli ebrei e i musulmani della CO.RE.IS. rappresenti “un modello da seguire”, dando la parola in sinagoga ad Abu Bakr Moretta, il quale ha così potuto ricordare come il dialogo sia ispirato solo da una comune convergenza verso l’unico Dio, nella speranza di “accomunare le vocazioni tese non solo ad un’unificazione razionale o metaforica, ma allo splendore di un’attesa messianica che insieme condividiamo”. Un messaggio di speranza che è stato ribadito anche nella sinagoga di Torino dalla delegazione di musulmani guidati da Abd ar-Razzaq Bergia, che alla presenza del vice rabbino capo Avra ham Bewolff e del nuovo presidente dalla comunità Beppe Segre ha evidenziato come il tema di quest’anno, dedicato alla “natura”, sia ben presente anche nella tradizione islamica, nella quale la radice del termine mondo ‘alam è la stessa del termine ‘ilm, conoscenza, proprio per indicare che Dio ci ha posto nel mondo per riconoscere in esso i Suoi segni e realizzare così la Sua conoscenza. Si è rinnovata una grande ospitalità anche nella sinagoga di Verona, nella quale Yahya ‘Abd al-Ahad Zanolo ha portato anche quest’anno un saluto e una breve riflessione assieme al responsabile per l’ecumenismo della diocesi don Diego Righetti e salutando il nuovo rabbino capo rav Cesare Moscati, con il quale si è condivisa la comune prospettiva propria delle tradizioni monoteiste sul Creato come tesoro affidato all’uomo in custodia per un tempo determinato, prima di renderne a Lui conto. Una lezione sul tema del Creato si è tenuta anche a Venezia grazie ad un dialogo fra il prof. Amos Luzzatto e Giuseppe Caccia, intervenuti questa mattina nella sala Montefiore del ghetto, dove il rappresentante della CO.RE.IS. ‘Isa ‘Abd al-Haqq Benassi ha salutato il nuovo presidente della comunità Corrado Calimani e rinnovato i rapporti con il rabbino capo rav Ghili Benyamin, confermando la disponibilità per iniziative future di incontro e reciproca conoscenza.

c.s.

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