Amare troppo sé stessi: il Narcisismo

” Non affrettatevi a etichettarli, giudicarli, esserne infastiditi. Nel narcisista c’è un dolore troppo forte da sentire. Disgregante. Io non giudico. Mi limito solo a sentire dentro di me: che incredibile spreco di vita e di emozioni. Di incontri. Di amore. La vera pazzia è quella che loro considerano un segno di equilibrio mentale, cioè la mancanza di emozioni”

-cit dott. S. Valvo.

05\12\2013 – Riconosciuto come uno dei tratti di personalità più diffusi nella società moderna, al punto tale da essere stata messa in discussione la sua classificazione nella nuova edizione del DSM, è il disturbo narcisistico di personalità. Il termine “narcisismo” viene, comunemente, utilizzato per descrivere tutte quelle persone che hanno in cima alla loro scala dei valori la cura di sé, o meglio la cura della loro immagine. Infatti, alla domanda “chi è un narciso?”, diffusa è la risposta “una persona che si guarda spesso allo specchio!”. A facilitare questa descrizione, sul soggetto narcisista, è il fatto che viviamo in una società dove i mezzi di comunicazione di massa prosperano su immagini superficiali, tralasciando sostanza e profondità. Il fatto di “essere una persona di successo”, è più importante rispetto a valori di lealtà, impegno e calore interpersonale. Ma questo, può bastare per poter definire qualcuno un narcisista? Nella sfera clinica, certamente no. Vorrei partire dal concetto di amor proprio e sottolineare l’importanza del volersi bene e rispettare sé stesso. Un sano amor proprio è importante, non solo per il mantenimento di una dignità personale, ma in quanto ci permette, anche, di costruire dei legami solidi e puliti con l’altro, permettendoci di poterlo conoscere, considerandone i bisogni e mostrare un genuino interesse per le sue idee. La caratteristica principale del narcisista è un eccessivo, apparente, amore verso sé stesso, che lo spinge a concentrarsi solo sui proprio bisogni. Nascono quindi egoismo ed egocentrismo eccessivi, che portano a vedere l’altro come un oggetto da utilizzare o abbandonare, per il soddisfacimento dei propri desideri, incurante dei sentimenti altrui. La difficoltà di amare e sentire l altro come persona con esigenze proprie è centrale nel narcisista. Spesso, infatti, egli interrompe una relazione, solitamente quando il partner incomincia a porre richieste relative ai suoi bisogni. Ciò non corrisponde all’idea di relazione del narcisista, troppo impegnato a pensare a sè per poter badare all’altro. Come riconoscerlo? Si presentano come persone affascinanti, in genere di bell’aspetto, intelligenti, colte e dinamiche, con un certo Nueva-imagen22successo nella sfera lavorativa. Se possono su quest ultimo piano essere considerate persone brillanti, è su quello affettivo e relazionale che emergono le loro vere difficoltà. Parlano ad un vasto pubblico evitando il contatto visivo, parlano al “cospetto” degli altri e non con gli altri, in quanto difficilmente considerano utile e interessante ciò che gli altri hanno da dire. Pavoneggia e seduce continuamente, cercando di mettersi al centro dell’attenzione. Vivono nella ricerca continua di ammirazione, stabilendo relazioni numerose ma superficiali. Il loro unico scopo è quello di essere sempre perfetti e dicono ciò che gli altri si vogliono sentir dire, conquistando le loro simpatie per poterle poi sfruttare quando lo ritengono opportuno. Sono quindi, manipolativi e bugiardi, condannati però a “piacere per piacersi”, questo li porta a non prendersi cura dell’altro in senso affettivo. L’altro, che viene considerato uno specchio necessario a sostenere la loro sceneggiature pubblica e privata. Soffrono molto quando sentono di perdere il controllo delle situazioni o delle persone, non tollerano i rifiuti e le critiche. Reagiscono a quest’ ultime, in genere, con aggressività tesa a salvaguardare l’immagine che hanno di sé. Chi è quindi il narcisista? Il campo della psicologia offre una vasta bibliografia sulla descrizione dell’origine e delle caratteristiche della persona narcisista, mi limiterò qui a dire che dietro questo vivere di apparenza, grandiosità e ricerca perenne di approvazione, c è un uomo che è stato un tempo un bambino, che probabilmente non si è sentito libero ed accettato, all’interno del proprio ambiente di vita, di poter esprimere sé stesso, vivendo il dolore del rifiuto da parte delle figure significative. Ciò, potrebbe averlo portato a ricercare l’immagine che più gratificava gli altri, indossandola e portandola avanti fino a fare di sé, nell’età adulta un vero e proprio “personaggio” perdendo di vista la persona. Come può migliorarsi? Il narcisista è una persona sola, e fino a quando deciderà di rimanere tale non sarà in grado di  creare rapporti autentici, in quanto non conosce sé stesso e i suoi sentimenti. Per poter migliorare la qualità della propria vita, dovrebbe partire da un contatto con sé che gli permetta di poter recuperare quel “sentire” che ha soppresso e impedisce un sano incontro con l’altro.

Dott.ssa Antonella Mento, psicologa

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